I Comuni a Sud di Salerno guardano al 5 per mille come risorsa da non sottovalutare in tempi di crisi e per invogliare i cittadini a destinare proprio all’ente comunale la cifra, che si è comunque tenuti a versare, sponsorizzano l’uso che se ne vuole fare. Sono emerse così anche iniziative d’impatto come quella presentata recentemente dal Comune di Sassano in collaborazione con la Consulta delle Donne e volta a devolvere il 5 per mille, che i cittadini vorranno destinare all’Ente comunale, all’acquisto di parrucche per le persone sottoposte a trattamenti di chemioterapia. Il sindaco oncologo Tommaso Pellegrino, sensibile a questi temi, ha abbracciato lo slogan “C’è una bellezza che la chemio non deve far sfiorire” e ha sottolineato la necessità di tenere conto anche del disagio psicologico che il cancro induce nei pazienti. Di qui la decisione di dare il proprio sostegno sotto questo aspetto ai malati oncologici invitando i suoi cittadini a donare il 5 per mille delle proprie dichiarazioni dei redditi al Comune di Sassano per destinarlo alla buona causa dell’acquisto di parrucche e mettendo a disposizione gli uffici comunali per tutte le informazioni. Anche il Comune di Sapri ha deciso di destinare il 5per mille devoluto dai cittadini all’ente, ad un’attività ben precisa, ad una causa che ha colpito la comunità saprese alimentando il dibattito in questi ultimi mesi: ossia il Buon Pastore, la casa di riposo per anziani, chiusa il primo marzo con il trasferimento delle suore a Capitello per le condizioni della struttura . In giro per la cittadina sono comparsi i manifesti con cui il Comune invita i cittadini a devolvere il 5per mille, annunciando che la cifra raggiunta sarà poi destinata alla riapertura del Buon Pastore. Una speranza mai sopita a Sapri per il legame che lega la cittadina al luogo entrato nella sua storia e rimasto per 90 anni emblema di accoglienza per anziani e bisognosi, come era nelle intenzioni del suo fondatore il Cav. Cesarino.
Daria Scarpitta