Ieri, intorno alle 22.30, dopo più di tre ore di lavoro, i soccorritori hanno estratto la salma di uno dei due ultimi dispersi nell’incidente di Genova. Si tratta di Francesco Cetrola, 38 anni, di Santa Marina, ritrovato all’interno della cabina dell’ascensore, sotto le macerie della torre di controllo precipitata in mare.
I palombari hanno dovuto tagliare parte della struttura metallica della torre per avvicinarsi alla zona dove, già intorno alle 19.00 di venerdì, era stato localizzato quel corpo, che poi è risultato essere del giovane maresciallo di Santa Marina.
Francesco Cetrola è stato identificato dalla divisa che indossava, che ha consentito, a persone vicine ai familiari, di confermare, quasi immediatamente, la tragica scoperta. Il cadavere di Cetrola è stato infatti riconosciuto a poca distanza dall’ora in cui è stata recuperata la salma, anche se la notizia ufficiale della sua morte è trapelata solo più tardi.
E’ a lutto l’intera comunità di Santa Marina che si unisce al dolore dei parenti di Francesco e piange la perdita del caro concittadino.
Manca ora all’appello solo il sergente Giovanni Jacoviello. Intanto dall’Istituto di medicina legale dell’ospedale San Martino di Genova fanno sapere che tre vittime dell’incidente sono morte per annegamento, le altre quattro per politraumatismi da schiacciamento. E’ quanto emerso dai rilievi autoptici effettuati.