Primi mugugni per il progetto di metanizzazione nel Golfo di Policastro. Quasi messa da parte la riflessione sull’utilità dell’arrivo del gas naturale nei piccoli Comuni cilentani, ora è il dato di fatto relativo ai lavori a far impensierire i cittadini. Questo da quando chi attraversa il Golfo si trova a guardare in alto e viene catturato dalle immagini delle colline di Torraca e Vibonati completamente sventrate dagli scavi per il passaggio dei tubi del metano. C’è chi ha commentato che per dei tubi di non proprio grande diametro si stanno realizzando delle vere e proprie autostrade a più corsie con scavi profondi tanto da creare delle vere e proprie dune e con movimenti di terra tali da distruggere completamente il profilo del territorio, il colore delle sue colline e la vegetazione spontanea. “ Quando per primo sollevai il problema venni additato come nemico del progresso- commenta il vicesindaco di Torraca Daniele Filizola. Torraca, infatti è il Comune che assieme a quello di Santa Marina si oppose al progetto in prima battuta. “Quello che siamo riusciti a fare per il momento- ha detto Filizola- è salvare una parte dei Cordici, chiedendo una modifica del progetto di modo che si operasse solo un foro da una parte all’altra, evitando che in superficie si vedesse qualcosa per 500 m” . Per il resto invece l’intervento è quello classico e le immagini parlano da sole. Come nei pressi del monastero tra Sapri e Torraca dove la cabina del gas che è stata installata è un vero e proprio pugno nell’occhio, evidente da tutto il Golfo in quanto neppure schermata dagli alberi e posta a soli 30 metri da un vincolo ambientale. O ancora come le strade attraversate che hanno subito diversi danni e per cui il Comune di Torraca ha chiesto immediatamente il ripristino. Lo scempio evidente continua anche sulle belle colline che rientrano nel territorio di Vibonati e proseguirà anche per il resto dei paesi del Golfo. “Il metano resta una risorsa – ha commentato il sindaco di Vibonati Massimo Marcheggiani – il risparmio e il progresso che ne deriva sono sicuramente dei dati di fatto che non vanno ignorati”. Ma c’è a chi proprio quella vista non va giù, anche perché questo è solo l’inizio. “Questi sono solo i lavori per la condotta principale- ha spiegato ancora Filizola – quelli portati avanti dalla Snam. Poi verranno quelli per la metanizzazione dei vari paesi , progetto che vede come comune capofila Celle di Bulgheria. Qualora questo progetto dovesse arenarsi noi avremmo avuto un danno ambientale senza alcun risultato per i paesi e la Snam intanto avrà trovato il passaggio per portare il metano in altre zone”.
Daria Scarpitta