“L’ordigno rinvenuto venerdì scorso nel territorio di Casalbuono doveva servire a far saltare in aria l’autostrada Salerno Reggio Calabria”. Sarebbe questa una delle certezze venute fuori dalle indagini portate avanti dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina con il coordinamento della Procura della Repubblica di Sala Consilina; un fatto inquietante di cui si sta occupando anche la Direzione Distrettuale Antimafia. L’ ordigno ad altissimo potenziale realizzato con una bombola gpl e diversi quantitativi di tritolo, è stato scoperto nelle immediate vicinanze di un cavalcavia dell’Autostrada Salerno Reggio Calabria, all’altezza del chilometro 119,nei pressi della cava della ditta Perruolo Inerti, così come mostrano le immagini realizzate da Elia Rinaldi autore di un libro inchiesta proprio sull’A3. Un congegno che avrebbe potuto letteralmente spezzare in due il tracciato autostradale su cui sono i lavori di ammodernamento, e proprio su questi lavori si stanno concentrando le indagini. Più volte i diversi cantieri aperti lungo l’autostrada sarebbero stati interessati da presunti atti di intimidazione, appena una settimana fa poco più a sud, rispetto al luogo del ritrovamento di venerdì scorso, furono appiccate le fiamme ad alcuni mezzi in sosta. Un’ altra pista che verrebbe battuta sarebbe legata anche al transito autostradale. Gli inquirenti starebbero mettendo insieme alcuni tasselli, in primis alcuni filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza, per appurare se in quei giorni qualche personalità particolare avrebbe dovuto percorrere la A3.
Roberta Cosentino