Tre appartamenti ed un garage sequestrati a Capaccio dopo le indagini della Guardia di Finanza di Agropoli sul patrimonio di una imprenditrice agricola del posto. La donna è stata denunciata per il reato di dichiarazione infedele ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva. Aveva infatti omesso di dichiarare la vendita di un terreno edificabile e di conseguenza non lo aveva contabilizzato. Questo è emerso da un controllo fiscale conclusosi nel 2013 che la Guardia di Finanza di Agropoli aveva messo in campo nei confronti della ditta individuale di proprietà della donna per l’annualità 2011. Scattati i primi sospetti, l’attività delle Fiamme Gialle è poi proseguita con lo svolgimento di indagini patrimoniali nei confronti dell’imprenditrice. La donna aveva ceduto, senza lasciarne traccia da un punto di vista fiscale, un appezzamento di terreno edificabile a destinazione industriale ubicato a Capaccio, in località “Gromola”. Il suolo, di oltre 4.000 metri quadrati, era stato venduto, al prezzo di oltre 300 mila euro e per un’Iva evasa di oltre 60 mila Euro, ad un cugino amministratore di una società a responsabilità limitata con sede a Capaccio. Quest’ultima azienda aveva ottenuto dal Fondo Europeo della Pesca un finanziamento dell’ammontare di 1,8 milioni di euro per la costruzione di un opificio destinato alla lavorazione di prodotti ittici che sarebbe venuto a costare complessivamente 3, 1 milioni di euro. E proprio da un controllo a tutela della spesa pubblica su questa società del cugino per il finanziamento ottenuto sarebbe venuto fuori il reato contestato all’imprenditrice. Mentre i successivi controlli sul suo patrimonio hanno consentito poi di ricostruire i beni immobili da lei posseduti e di sottoporre a sequestro preventivo i tre appartamenti ed il garage, tutti localizzati nel Comune di Capaccio, a tutela dei crediti erariali, in quanto di valore equivalente alle imposte evase nel 2011 dall’impresa agricola. All’imprenditrice agricola nei giorni scorsi è stato, anche notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno.
Daria Scarpitta