La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta sull’uso dei diserbanti nel territorio del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L’indagine è stata affidata agli uomini della forestale che hanno già proceduto ad una serie di accertamenti, tutti tesi a verificare l’eventuale pericolosità delle sostanze che vengono utilizzate per far seccare l’erba che cresce lungo le strade che attraversano i territori ricadenti nell’area protetta. Dai controlli già eseguiti dagli uomini del comandante Fernando Sileo è venuto fuori che al momento, a fare uso degli erbicidi sono gli operai dell’anas, sulla statale 18, la variante alla statale 18 e sulla Bussentina. Più di un mese fa sono stati sorpresi proprio mentre spruzzavano il diserbante nel comune di Sanza. In quella occasione, personale dell’Anas e della locale stazione della forestale eseguirono gli appositi prelievi. Ora si attende l’esito delle analisi. “L’inchiesta penale avviata dalla procura – afferma il comandante Sileo – punta non solo a tutelare l’incolumità pubblica ma anche i nostri boschi. Gli erbicidi – spiega – favoriscono gli incendi perché le sostanze che vengono spruzzate fanno seccare l’erba creando così le condizioni ideali per appiccare il fuoco. Resta comunque il fatto che i diserbanti – conclude- sono vietati nei parchi e nelle aree sic, proprio perchè le sostanze che contengono sono nocive per gli habitat naturali, l’agricoltura, le falde acquifere e chiaramente per la salute pubblica” . L’inchiesta aperta dalla Procura vallese dovrà accertare le eventuali responsabilità dell’anas e di altri enti che fanno ricorso agli erbicidi, per evitare di eliminare l’erba con asce e attrezzi meccanici. Interventi sicuramente più faticosi e costosi ma gli unici consentititi dalla legge per la pulizia nelle aree protette e dunque nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Intanto i comuni di Laurito e Sanza hanno emesso una ordinanza che ne vieta l’uso sui propri territori.
Antonietta Nicodemo