Alla fine il tanto atteso rinvio è arrivato. L’ospedale di Agropoli continuerà a prestare il suo servizio almeno per tutta l’estate. E’ questa la prima indiscrezione trapelata dal vertice di questa mattina a Napoli tra il sub commissario regionale alla Sanità Mario Morlacco e il direttore generale dell’Asl Antonio Squillante. Dunque, il segnale di apertura mostrato sabato dal governatore della Campania Stefano Caldoro in visita a Policastro, su invito del consigliere regionale Giovanni Fortunato, ha trovato riscontro nell’intesa appena raggiunta. Sulla definitiva riconversione del presidio ospedaliero in Psaut ha prevalso il reinserimento nella rete dell’emergenza. “Ancora non tutto, però, è venuto fuori, ha detto il primo cittadino di Agropoli, Franco Alfieri, preferisco, al momento non sbilanciarmi, ma abbiamo, ha sottolineato il sindaco, di che essere ottimisti”. E’ chiaro che il rinvio non basta, gli amministratori cilentani e i semplici cittadini pretendono molto di più, vale a dire la modifica definitiva del decreto 49 del 2010, “solo così , fanno sapere i manifestanti pro ospedale, uccideremo il fantasma che aleggia sul nostro presidio ospedaliero”. Ma la riconversione secondo gli addetti ai lavori è necessaria, per una questione economica, ma anche e soprattutto per gli aspetti legati alla sicurezza dei pazienti. Favorevole ad una nuova vita del nosocomio cilentano anche il deputato di Fratelli d’Italia, nonché ex presidente della provincia di Salerno, Edmondo Cirielli. Il futuro dell’ospedale civile di Agropoli, ora, secondo quanto riferito dall’onorevole Cirielli, può essere deciso solo dal governo nazionale.
Roberta Cosentino