Ennesimo stand by alla soppressione dell’ospedale di Agropoli. Il Consiglio di Stato, infatti, accogliendo il ricorso presentato dall’amministrazione comunale contro l’ordinanza del Tar, ha, di fatto, congelato l’iter per la trasformazione del presidio in Psaut. La pronunzia nel merito è stata, già fissata al prossimo 12 luglio. Solo quel giorno si saprà se se verrà confermata o definitivamente revocata la sospensiva. Fino a quella data il pronto soccorso, con tutte le unità operative collaterali (cardiologia-utic, rianimazione, radiologia e laboratorio analisi), resterà attivo. Soddisfatto il sindaco Franco Alfieri: “ora , ha detto, l’attenzione deve rimanere, comunque, alta e la battaglia deve continuare”. Di tutt’altro avviso il direttore generale dell’azienda sanitaria salernitana, Antonio Squillante: “Se il Decreto 49 è sbagliato, ha sottolineato il manager, si lavori insieme per cambiarlo, ma è inutile andare avanti in questo clima di incertezza che prosegue, ormai, da quattro mesi e che sta impegnando importante risorse economiche e umane”. Intanto contro il numero uno dell’azienda sanitaria salernitana è pronta a partire crociata da parte dei componenti del Comitato cittadino Proospedale, coordinato da Giovanni Basile. L’associazione ha conferito l’incarico all’avvocato Antonello Scuderie di presentare ricorso al Tar contro la nomina conferita all’ex assessore provinciale. “Il Decreto 39 del 2013, ha spiegato Basile, stabilisce che, anche solo per chi è candidato nell’ambito territoriale dell’Asl, non può essere incaricato. Sebbene Squillante sia stato nominato prima dell’entrata in vigore del Decreto, precisa il rappresentante del comitato, ogni anno deve dichiarare che non ci siano cause ostative al suo incarico, dunque che non ha incompatibilità. Squillante, sottolinea Basile, è stato candidato sindaco di Angri. A questo punto, conclude il comitato, se la legge deve essere applicata vale anche per lui”.
Roberta Cosentino