Il caso Pozzallo a Camerota continua a far discutere e ad arricchirsi di nuovi colpi di scena. Venerdì la notizia della notifica degli avvisi di garanzia al sindaco di Camerota e al suo predecessore per diffamazione in quanto avrebbero ingiustamente accusato la famiglia dell’ex assessore al bilancio di essersi appropriata di beni pubblici, stamattina, invece, quegli stessi terreni, rivendicati dai Guzzo come legittime proprietà, sono stati riacquisiti nel patrimonio demaniale di Camerota. Il governo cittadino, ha inteso così chiudere l’iter di “immissione in possesso” dell’area di oltre 20 ettari a strapiombo sul mare. Il procedimento è stato eseguito, ha sottolineato il sindaco Romano, dopo che la Regione Campania, lo scorso 26 marzo aveva intimato la reintegra. Un atto immediatamente notificato ai Guzzo dai vigili urbani camerotani e che stamane si è concretizzato con la riappropriazione dei terreni e la contestuale acquisizione al patrimonio pubblico. “Ora, ha sottolineato il sindaco Romano, il nostro obiettivo è rendere produttivi i suoli demaniali destinandoli, senza dimenticare l’ecosotenibilità, ad attività agroalimentari e turistiche di cui si renderanno protagonisti i giovani del nostro territorio”. L’avviso pubblico a cui sta già lavorando l’amministrazione comunale dovrebbe essere pubblicato la prossima settimana. Dunque un risvolto completamente diverso rispetto all’avvio del processo, previsto per il 19 marzo 2014 e che vede indagati Romano e Troccoli proprio per i terreni di località Pozzallo per le accuse mosse in campagna elettorale contro Pierpaolo Guzzo, candidato in una lista avversaria e la sua famiglia.
Roberta Cosentino