Sgozzata nel letto della sua abitazione, quella stessa casa che poi, al momento non si ancora chi, ha tentato di distruggere appiccando le fiamme. E’ questo il giallo che da stanotte ha sconvolto Polla, la cittadina del Vallo di Diano già segnata da altri analoghi episodi. Questa volta ad essere rimasta vittima di un ennesimo fatto di sangue è stata una 50enne ucraina, Olena Tonkoshkurova, da tutti conosciuta come Elena. La macabra scoperta è stata fatta intorno alle 3:30 di questa notte, quando alcuni residenti della traversa di corso Vittorio Emanuele, nel pieno centro storico, svegliati dall’odore acre del fumo che fuoriusciva dall’abitazione della donna, hanno allertato i vigili del fuoco del distaccamento di Sala Consilina. Giunti sul posto, i caschi rossi, hanno iniziato a spegnere le fiamme partite dal primo piano, solo più tardi, dopo essere saliti al secondo piano dell’abitazione, i vigili del fuoco, hanno rinvenuto il corpo della 50enne. Una profonda ferita alla gola, completamente nuda, distesa sul letto, Elena era ormai morta riversa in una pozza di sangue. Il semplice intervento per un incendio, si pensava inizialmente partito per una distrazione, si è contornato di aspetti ben più inquietanti. Un vero e proprio giallo che ha squarciato la quiete della notte. Sul posto sono giunti subito i carabinieri della compagnia di Sala Consilina, e appena dopo gli uomini del Reparto operativo del comando provinciale di Sala Consilina coordinati sul posto dal Colonello Francesco Merone. L’unica cosa certa è che non può essersi trattato di un suicidio. Il gesto estremo non sarebbe compatibile né con le ferite rinvenute sul cadavere, né con gli altri elementi. Dunque è caccia al killer. Ieri sera si sa che nei pressi dell’abitazione sarebbe stato notato un via vai di gente, nulla che però avrebbe insospettito i vicini. La casa occupata dalla straniera, arrivata in Italia regolarmente, era, infatti, spesso frequentata anche per feste con connazionali. Ora, per risalire all’ omicida si scava nel passato di Olena Tonkoshkurova. Era giunta a Polla circa quindici anni fa per badare ad alcuni anziani, poi la scomparsa dei suoi assistiti l’aveva spinta a riprendere il suo lavoro da massaggiatrice. Non si sa nulla di più. Nella cittadina in molti la ricordano come una persona perbene, educata anche moralmente. Gli inquirenti sperano di riuscire a tirare fuori altri elementi anche dall’abitazione che qualcuno ha cercato di distruggere per cancellare ogni prova dopo aver ucciso Elena. Al momento i rilievi sarebbero difficili a causa dell’elevata quantità di acqua presente nell’abitazione semidistrutta dalle fiamme. Il corpo della 50enne ucraina è stato trasferito presso l’obitorio dell’ospedale Luigi Curto dove a breve il medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Sala Consilina effettuerà l’esame autoptico.
Roberta Cosentino