La prima domenica di luglio finisce per trasformarsi in uno scontro a distanza tra sindaci e amministratori provinciali. Ancora una volta a scatenare la protesta sono state le pessime condizioni della Mingardina, l’arteria che conduce i vacanzieri nei luoghi simbolo della costiera cilentana: Palinuro e Marina di Camerota. Invece di agevolare i flussi dei villeggianti, la strada da oltre nove mesi è percorribile parzialmente. Una caduta massi dal costone roccioso che sovrasta l’asse viario ha causato un restringimento della carreggiata e di qui il senso unico alternato dalla scorsa estate. Così l’hanno lasciata e così, i vacanzieri, l’hanno trovata. Nulla è cambiato. Si circola alle medesime condizioni e per oltrepassare un tratto di pochi metri, diventato un vero e proprio imbuto, ci si impiega anche un’ora aspettando che scatti l’atteso disco verde. E’ stato così anche ieri. Ma sotto il sole mattutino e le nuvole pomeridiane, ieri, i turisti hanno potuto assistere anche ad una singolare protesta. A scendere in piazza sono stati gli amministratori dei due comuni costieri: Centola e Camerota supportati dal collega di Torre Orsaia e da numerosi operatori turistici e semplici cittadini. Tutti hanno puntato l’indice contro l’Ente provincia, a loro dire unico responsabile dei disagi vissuti da centinaia di persone. Si pensava fosse tornato il sereno dopo che da Palazzo Sant Agostino, nei giorni scorsi, aveva affidato la gestione temporanea della strada al comune di Camerota che è proprietario del costone franato. In un promo momento si era ben sperato circa l’itera riapertura della strada, ma così non è stato. Il sindaco Antonio Romano ha, infatti, alzato le mani, ribadendo che non ha alcuna intenzione di riaprire la circolazione fino a quando la provincia non avrà portato a termine i lavori di rimessa in sicurezza. Dall’altro lato è arrivata la smentita dell’assessore provinciale Attilio Pierro. Il sindaco aveva assicurato un suo intervento, ora non è certo colpa nostra se il governo locale ha fatto un passo indietro rispetto a quanto proposto”. Ora si cercherà di trovare un nuovo accordo nelle prossime ore nel corso di un ennesimo vertice. L’auspicio è che si trovai davvero una soluzione ad una questione che si trascina da mesi e che mette a dura prova turisti da una parte e operatori del settore dall’altra.
Roberta Cosentino