Il postino che bussa alla porta per consegnare la corrispondenza è una scena ormai da accantonare. Alla sempre più repentina modernizzazione si aggiungono tagli sempre più consistente e così accade che le lettere un tempo tanto desiderate non giungano più più al destinatario. In questi giorni, a pagarne le conseguenze sono soprattutto i piccoli comuni interni del Golfo di Policastro, seguiti a ruota da quelli del Cilento. E così se a Torraca la corrispondenza viene consegnata a singhiozzo o peggio non arriva proprio, certo non va meglio in altri sei comuni del Cilento interno. Il disservizio di Poste Italiane, già da tempo, si sta registrando anche a Gioi, Stio, Magliano Vetere e nelle relative frazioni di Cardile, Gorga e Capizzo. I cittadini residenti sono all’esasperazione poiché bloccata la corrispondenza viene meno la possibilità di essere in regola con il pagamento delle tasse e di tanti altri servizi. Il motivo che ha portato a questo caos sarebbe la nuova riorganizzazione imposta da Poste Italiane che ha deciso di spostare il postino presente a Gioi a Vallo della Lucania affidando a un unico portalettere, che tra l’altro è in ferie per dieci giorni, il compito di gestire sei paesi che tra l’altro sono collegati tra di loro da vie di comunicazioni impraticabili. “E’ la razionalizzazione che impone Poste Italiane a un territorio già martoriato di suo. – attacca il primo cittadino di Gioi Andrea Salati – Purtroppo i vertici dell’azienda pensano a spendere soldi per appellare una decisione di primo grado del Tar dinanzi al Consiglio di Stato contro la chiusura indiscriminata degli uffici postali invece di investire le somme di denaro per regolamentare il servizio di consegna della posta”. Infatti i legali di Poste Italiane pochi giorni fa hanno appellato la sentenza di primo grado con la quale il Tar, qualche mese fa, ha dato ragione ai Comuni sospendendo il provvedimento di chiusura dettato da Poste Italiane. Nel frattempo i cittadini si stanno preparando per forti azioni di protesta contro Poste Italiane perché “siamo stufi – gridano – di dover essere sempre penalizzati rispetto ad altre comunità”. In attesa della mobilitazione della popolazione il sindaco di Gioi questa mattina ha inviato una lettera ai vertici di Poste Italiane e al Prefetto di Salerno chiedendo di ritornare allo status quo ante. L’azienda, conclude Salati, è abituata a ragionare per numeri, ma deve capire che noi siamo esseri umani bisognevoli dei servizi essenziali come nelle aree super urbanizzate”.
Roberta Cosentino