E’ stata comunicata stamattina la chiusura della prima parte dei lavori sull’ex stazione Agip a Sapri. Finita, dunque, nei termini indicati dall’amministrazione comunale, che aveva posto come limite il 15 Luglio, la demolizione dei locali che un tempo avevano ospitato il distributore di carburanti. Chi si trova in questi giorni nella cittadina della Spigolatrice, dunque, non può non respirare a più ampi polmoni, visto il nuovo volto assunto dal lungomare. Una vista più immediata del mare e della baia, l’odore della salsedine che arriva forte nelle narici, e un panorama d’insieme più completo, ampio, libero. Già così dunque la differenza è tanta .Bisognerà ora vedere che cosa ne verrà fatto in futuro dell’area. Il gruppo di minoranza del Comune, Insieme per Sapri, esprime la propria soddisfazione per l’abbattimento dello stabile ma, in una nota, chiede all’Ufficio competente di essere edotto sulle operazioni di bonifica ambientale realmente effettuare dall’Eni, proprietaria dell’area, e su quanto messo in campo per il ripristino dell’ecosistema preesistente. “La zona- dicono da Insieme per Sapri- costituisce di fatto un’appendice della seconda passeggiata. Si auspica perciò che ne venga sancita la piena e libera fruizione, con il vincolo di esclusione di iniziative private , in concessione e non, anche per evitare la sottrazione di spazi alla collettività, in favore non di nuove attività, ma dei soliti noti” Il riferimento, molto probabilmente, è all’ipotesi che circola in queste ore che tra i possibili scenari futuri dell’area ci sia quello di renderla stazione di arrivo del progetto “Il volo del gabbiano”. Tuttavia, la questione è ancora di là da venire. Il Sindaco aveva parlato anche di un concorso di idee per definire la destinazione ultima della zona, inserendola nella progettazione del water front. Al momento la ditta dopo aver bonificato i serbatoi sottostanti e asfaltato la zona, ha rimandato al dopo l’estate i successivi interventi. Proprio stamane è stata pubblicata la delibera con la quale l’amministrazione assume a uso pubblico l’area per destinarla a parcheggio.
Daria Scarpitta