Dall’ombrellone in spiaggia a quello per la pioggia, le bizze del tempo stanno regalando un’estate 2013 tra le più ballerine e incostanti degli ultimi anni. Verrebbe, dunque, da dire, che questa volta è proprio l’estate che va in vacanza, col rischio di essere ricordata negativamente. Ma nel Cilento, il fattore climatico è l’ultimo dei problemi che preoccupa e infastidisce. L’aspetto negativo dell’estate cilentana, iniziata in maniera disastrosa, è la totale assenza di collegamenti per il raggiungimento delle località di mare e di montagna del territorio a sud di Salerno. Lo dichiara il presidente dell’Unione delle Associazioni turistiche del Cilento e Vallo di Diano. Angelo Coda spiega le enormi difficoltà che quest’anno drammaticamente stanno vivendo gli operatori turistici a causa dell’allarme mobilità, viabilità, trasporti e traffico. “Scandalosa- dice Coda- la situazione delle strade Cilentana e Mingardina: alcuni paesi, come San Mauro La Bruca, sono completamente isolati e d’altro canto si impiegano tempi troppo lunghi per raggiungere le mete-vacanza. E se poi ai disagi degli spostamenti via terra si uniscono quelli via mare, con la mancata attivazione del Metrò del Mare, e quelli del trasporto ferroviario, e la questione aeroporto Salerno.. la domanda è una sola: “come possono gli operatori turistici svolgere il loro mestiere?”. Dati nazionali – sostiene Angelo Coda- confermano che il numero dei giorni di ferie degli italiani si sono incredibilmente ridotti rispetto al passato. Raggiungere una destinazione non è più un accessorio. Prima, se pure bisognava impiegare 24 ore per arrivare in una località turistica -dice il presidente dell’Unione delle Associazioni turistiche del Cilento e Vallo di Diano- il viaggiatore, con un mese di vacanza davanti, non desisteva dal fare qualche ora di macchina in più mentre oggi, anche un’ora di viaggio incide nella scelta della località dove trascorrere la propria vacanza. La stagione estiva, riferisce Angelo Coda, è iniziata in netto ritardo e lento è il numero degli arrivi. “Mi appello alla Regione, al Parco, ai Comuni: se il Cilento ha voce in capitolo nelle sorti del territorio -conclude Coda- si deve intervenire, con la massima urgenza. Gli imprenditori devono essere messi nelle condizioni di poter lavorare”. Intanto dall’Unione delle associazioni turistiche è stata scritta una lettera che sarà inviata al Presidente della Repubblica e del Consiglio, perché siano messi al corrente degli attuali bisogni impellenti del territorio del Cilento e del Vallo di Diano.
Caterina Guzzo