Il valdianese Felice Balsamo, ritenuto un affiliato del clan Maiale, destinatario di un nuovo provvedimento eseguito dagli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno. Al 59enne, originario di Padula , ma da tempo residente a Sala Consilina, nelle ultime ore sono stati sequestrati beni del valore di oltre 800mila euro; un patrimonio immobiliare ritenuto, dagli inquirenti, provento di attività illecite. A firmare il decreto di confisca il presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno. Il Tribunale ha confermato l’ipotesi investigativa presentata dalla Dia sulla pericolosità sociale di Balsamo, attivo nel clan capeggiato da Giovanni Maiale, radicato a Eboli e Battipaglia, sia l’illecita provenienza del denaro utilizzato per l’acquisto di un significativo patrimonio immobiliare, spalmato tra Roma e la provincia di Salerno, acquisito nell’arco di dieci anni, ossia dal 2000 al 2010. In questo arco temporale, il Tribunale ha evidenziato, così come rilevato dalle indagini, che Balsamo era dedito ai reati di usura, truffa, ricettazione ed estorsione, realizzati in concorso con altri soggetti anche in provincia di Potenza. Balsamo, benché già sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale per tre anni nel 2008, interamente scontata, nel 2012 è stato colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Tribunale di Lagonegro e Sala Consilina.
Roberta Cosentino