C’era la toga appoggiata sulla bara ad indicare,se ancora ce ne fosse bisogno, quello che ieri durante le esequie tutti mormoravano: l’altruismo, l’attenzione per gli altri, la loro difesa che hanno caratterizzato la vita professionale e privata dell’avvocato Giuseppe Paladino, Pino per gli amici, eroe per tutti da domenica scorsa, da quando, cioè ha perso al vita sfidando il mare grosso per salvare altre persone. E in tanti ieri si sono affollati dentro e fuori la Chiesa di San Rocco per rivolgergli l’ultimo saluto. C’erano i sindaci di Sala Consilina, di Centola Palinuro e di tutto il Vallo di Diano, c’erano le forze armate, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina Mastrogiacomo e il luogotenente Cimino, il Comandante della Capitaneria di Porto di Palinuro Ruggiero, c’erano i suoi colleghi, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Sala Marcone e ancora tanti tra parenti e amici. Tutti stretti attorno alla moglie Monica, forte nel suo dolore, forse proprio per il secondo figlio portato in grembo e per il primogenito Jacopo, così piccolo per affrontare la morte del padre da vicino. E durante le esequie si è continuato a parlare di Pino e del suo altruismo. Lo hanno fatto i suoi parenti e amici ricordando che già in Puglia l’anno scorso non aveva esitato a lanciarsi in mare e salvare altre vite in difficoltà, lo hanno fatto i suoi colleghi che insieme a lui hanno lottato per salvare il Tribunale di Sala, lo ha fatto la parlamentare salernitana del Movimento 5 stelle Silvia Giordano che si è detta pronta a proporre per l’avvocato eroe la medaglia al valore civile e lo ha fatto il vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro Mons. De Luca che nella sua omelia ha definito esemplare il sacrificio dell’avvocato tanto da spingerci tutti a metterci a servizio della comunità e che ha chiesto di non lasciare spazio alle parole ma di ascoltare Gesù.
Daria Scarpitta