Sono state aperte indagini specifiche, dopo l’autorizzazione del magistrato, sulla raccolta fondi avviata dall’avvocato romano Luigi Piccarozzi in nome del collega di Sala Consilina Giuseppe Paladino, morto domenica scorsa durante le operazioni di salvataggio in mare di sei giovani sulla spiaggia “Le Saline” di Palinuro. Piccarozzi è un avvocato tributarista della Capitale, noto per la sua appartenenza al Movimento 5 Stelle e, in questi giorni ha avviato la raccolta fondi aprendo due conti corrente, uno postale e uno bancario presso un Istituto di Credito, filiale di Roma . Le sue motivazioni però non sarebbero apparse del tutto chiare così come la destinazione dei fondi. La causale riportata, infatti, è “Un aiuto subito per Pino Paladino” .La vicenda è venuta alla luce ieri quando il Sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari ha postato sul suo profilo Facebook un messaggio nel quale faceva sapere che, su mandato della sig.ra Monica Cimmino, vedova del compianto Avvocato Paladino, era stata presentata una diffida-denuncia contro l’iniziativa presso il Comando dei Carabinieri di Sala Consilina perché nessuna raccolta fondi era mai stata autorizzata dalla famiglia. Di qui l’invito del Sindaco a non inviare soldi a nome dell’Avvocato Paladino sui numeri aperti da Picarozzi. Al momento i Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina stanno provvedendo a verificare i conti corrente aperti e le eventuali cifre presenti, cosa che sarà più difficile sul numero bancario in quanto bisognerà estendere l’indagine a Roma. Il punto interrogativo che si è aperto riguarda le intenzioni del tributarista romano, il suo è stato un atto in buona fede o un tentativo di truffa? Su questi elementi stanno lavorando gli inquirenti. Intanto lo stesso Piccarozzi, sentendosi accusato, è intervenuto sulla vicenda rispondendo al post del Sindaco Ferrari. “Era un’iniziativa di beneficienza e di solidarietà – ha scritto – per la quale nessun cittadino ha bisogno di alcuna autorizzazione. Ho eseguito un personale versamento di € 100,00 e ho inviato una raccomandata, fax e email alla vedova, comunicando ed allegando il contratto e gli estremi del conto corrente postale, non ricevendo alcuna risposta contraria. Credevo che ciò fosse gradito ed apprezzato, ma se questo è il ringraziamento, me ne dolgo ed annullo tale iniziativa di solidarietà, rimborsando le somme per eventuali versamenti già eseguiti, in primis a me stesso”. Piccarozzi definisce come fuori luogo la denuncia nei confronti di chi vuol far solo del bene “ Sarebbe come – ha scritto ancora- se il Tg5 e il Corriere della Sera fossero stati denunciati per l’aiuto ai terremotati d’Abruzzo!La prossima volta, invece di perdere 2 giorni delle mie vacanze, non me ne curerò!”
Daria Scarpitta