Il 13 settembre si avvicina e il Vallo di Diano tenta gli ultimi colpi per scongiurare la soppressione del Palazzo di Giustizia di Sala Consilina e il successivo accorpamento al Tribunale di Lagonegro. Venerdì sera presso la sede di Padula della comunità montana si è tenuta la tanto attesa conferenza dei sindaci convocata dal presidente Raffaele Accetta. Da tutti è emersa la volontà di mettere in campo anche gesti eclatanti per riaprire la partita e magari far rivedere il piano per la riorganizzazione della geografia giudiziaria italiana che come ormai noto prevede la soppressione dei tribunali minori tra cui anche quello di via Tressanti. I primi cittadini, alcuni consiglieri regionali e i parlamentari intervenuti, a margine dell’assemblea, hanno sottoscritto un documento che al più presto dovrà essere inviato al Ministro della Giustizia, Cancellieri, per chiedere, appunto, di non chiudere il presidio salese. La riunione, oltre ai buoni propositi, è stata anche l’occasione per mettere ancora una volta le spaccature del territorio e soprattutto la scarsa, se non addirittura inesistente collaborazione tra i diversi rappresentanti politici. L’invito ad aderire all’assemblea dei sindaco, il presidente Accetta , lo aveva spedito, in tempi utili, praticamente a tutti gli eletti del salernitano, ma sono stati davvero pochi coloro che hanno risposto favorevolmente. Erano presenti, infatti, soltanto gli onorevoli Tino Iannuzzi e Fulvio Bonavitacola e i consiglieri regionali Donato Pica e Gianfranco Valiante. “Qualche altro era assente giustificato ma la maggior parte , ha sottolineato il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari, non si è degnata nemmeno di rispondere, il che la dice lunga sul nostro futuro. Andiamo avanti comunque, ha tuonato il primo cittadino salese, e potremmo addirittura decidere di occupare il palazzo di giustizia”.
Roberta Cosentino