A Camerota ritorna il sereno dopo il subbuglio provocato venerdì mattina da un blitz della guardia di Finanza di Sapri. L’arrivo di uomini e mezzi all’alba aveva provocato non poco trambusto, ma accertati i fatti, la vita di paese ha ripreso il suo normale corso anche se i sequestri di diversi faldoni in municipio e le perquisizioni a casa di amministratori e cittadini del posto sembrano essere destinati ad alimentare ancora per qualche tempo le discussioni in paese. Tutti vogliono sapere cosa c’è dietro, ma al momento per i dettagli è ancora presto le indagini sono infatti ancora in corso. Si sa però che gli accertamenti si riferiscono alla contabilità di due società partecipate : Leon di Caprera e la Calanca, che hanno gestiscono, rispettivamente, i servizi relativi al porto e ai parcheggi. Glia accertamenti coordinati dalla procura di Vallo della Lucania a quanto è dato sapere sono partiti all’incirca un anno fa e riguardano il periodo compreso tra il 2008 e il 2011. Per tali accertamenti risultano indagati gli ex sindaci Domenico Bortone e Antonio Troccoli, entrambi sarebbero attenzionati dalla magistratura per omesse dichiarazioni fiscali, abuso d’ufficio e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale. Gli uomini delle fiamme gialle hanno passato al setaccio, oltre che la abitazioni dei due ex sindaci, anche quelle dell’attuale amministratore della Calanca, Giancarlo Saggiomo, il suo predecessore Ettore Cusati, dell’ex amministratore della stessa società, Marco Colucci, oggi avvocato del comune, di Palmiro principe presidente dimissionario della società il Leon di Caprera, di Alfonso Bernardiello e Francesco Giordano anche loro ex amministratori della stessa società. Dopo il blitz, non è escluso che a breve possano esserci altri risvolti.
Roberta Cosentino