Ricorso al Tar per scongiurare la chiusura del Saut di Gioi. E’ questo quanto è stato deciso, ieri sera, al termine della seduta del consiglio comunale straordinario, convocato, proprio per discutere esclusivamente della possibile soppressione del servizio scaturita dal piano di emergenza urgenza recentemente presentato dal manager dell’Asl di Salerno Antonio Squillante. “Nei prossimi giorni – ha spiegato il primo cittadino Andrea Salati, ci confronteremo con gli avvocati per mettere a punto un’azione legale che possa bloccare l’immotivato provvedimento”. Nel corso del consesso pubblico, a cui hanno preso parte molti sindaci del Cilento, nonché il vicario della Diocesi di Vallo della Lucania don Guglielmo Manna, gli operatori sanitari del territorio e una nutrita schiera di cittadini, è stata posta l’attenzione sul fatto che “… nel contratto siglato dal Comune con l’Asl nel 199 si legge che prima di poter chiudere la struttura è necessaria una comunicazione ufficiale da recapitare almeno tre anni prima, cosa che, ha rivelato Salati, non è mai arrivata visto che, abbiamo appreso tutto dalla Stampa e il relativo documento è stato pubblicato solo il 16 settembre”. Al consiglio comunale il primo cittadino di Gioi aveva invitato anche il diggì Squillante che però non ha rimesso alcuna risposta al sindaco. “Il rammarico forte – ha concluso Salati – è che si è voluto colpire Gioi, senza che poi vi fosse alcun motivo per farlo, ma si è venuto a creare un danno rilevante a tutto il territorio visto che il presidio sanitario presente a Gioi serve altri 15 comuni.
Roberta Cosentino