Stanno per scadere i termini stabiliti dall’intesa tra il Comune di Sapri e la società Club Tirrenico per l’abbattimento dell’ex cementificio. Tra il 24 e il 25 Settembre i titolari dell’ecomostro dovranno presentare il progetto di abbattimento, altrimenti il Comune procederà in danno. Tutto sembra dunque pronto per iniziare a mettere la parola fine a questo incubo durato più di 50 anni. 15 giorni fa la società è stata proprio in Comune per acquisire i documenti necessari ad avviare il progetto, il che fa ben sperare circa le intenzioni dei titolari, come già più volte ribadito dagli stessi in occasioni ufficiali, non ultima quella del luglio scorso in cui venne proprio firmato il protocollo d’intesa con il Comune. La volontà è quella di procedere agli abbattimenti, visti anche i recenti pericolosi cedimenti della struttura, ma soprattutto quella di avere poi l’opportunità di poter realizzare altre opere, altri investimenti, con il beneplacito dell’Amministrazione Comunale. Questo aspetto, però, secondo quando ha più volte sottolineato il Sindaco, sarà soltanto successivo all’abbattimento che resta prioritario. Non appena comunque il progetto verrà presentato, nel giro di 5 giorni, sempre secondo le intenzioni del primo cittadino, verrà convocata la conferenza dei servizi. Intanto a Sapri si torna a discutere anche di case popolari. Tornano all’attenzione della dialettica maggioranza-opposizione i 7 alloggi di loc. Cantina sgomberati nei mesi scorsi. I consiglieri del gruppo di minoranza “Insieme per Sapri” hanno presentato un’interrogazione alla Commissione incaricata per conoscere a che punto è l’istruttoria relativa ai 7 appartamenti già ultimati e per cui bisognava attendere lsa proceura di assegnazione. “Il tempo trascorso- hanno protestato- appare abbondantemente sufficiente”. A quanto ci è stato riferito l’iter sarebbe quasi concluso, i tempi sono stati lunghi viste le centinaia di domande arrivate. Poi la pratica passerà nelle mani dello Iacp che dovrà stilare la graduatoria provvisoria. Ci vorranno ancora dei mesi dunque prima di chiudere anche questo capitolo.
Daria Scarpitta