“Caselle in Pittari necessita di un impianto di depurazione nuovo e adeguato alle nuove esigenze del paese. Sono convinto che entro l’anno il progetto proposto dalla nostra amministrazione sarà approvato dalla conferenza dei servizi e quindi avviato all’appalto” . Il sindaco Giampiero Nuzzo risponde in questo modo al gruppo di minoranza che esprime perplessità sull’opera progettata dal comune, ritenendola dannosa per il paesaggio e per la sicurezza pubblica. Sotto accusa soprattutto il tunnel di un km attraverso il quale creare la condotta di collegamento tra la rete fognaria e il nuovo impianto. Un traforo che, a detta dell’opposizione, dovrebbe essere scavato dentro il monte Pittari. Dal comune tengono a precisare che il tunnel sorgerà non dentro il monte ed il tracciato non metterà a rischio le abitazioni ad esso circostante perché il piano di scavo sarà al di sotto dei 50 metri di profondità. “Inoltre – aggiunge il sindaco Nuzzo – il tunnel fungerà anche da valvola di sfogo per eventuali occlusioni dell’inghiottitoio, scongiurando così allagamenti pericolosi come accaduto nel 1982”. Il depuratore progettato dal comune dovrebbe sorgere sopra il paese ed andrebbe a servire anche le aree non allacciate all’attuale impianto. “Soluzioni alternative – continua il primo cittadino – non ce ne sono e quella avanzata dalla minoranza è improponibile. L’opposizione ha proposto di delocalizzarlo a 500 metri più in basso rispetto alla posizione attuale ma non ha mai portato al tavolo di discussione un preventivo dei costi ed un progetto di fattibilità. Però ricordo alla minoranza – conclude Nuzzo – che l’area da loro indicata è in frana. Tanto è vero che negli anni ’90 in quella stessa zona collassò la condotta che univa l’attuale depuratore alle vasche”. Insomma a Caselle in Pittari l’amministrazione continua con serenità il lavoro di realizzazione del nuovo depuratore. Ieri ha ottenuto i primi pareri favorevoli da parte della confernza dei servizi, che è stata aggiornata al prossimo 6 novembre. L’opera di 4 milioni di euro sarà finanziata quasi integralmente dai fondi Por Fsr.
Antonietta Nicodemo