Dopo l’esposto denuncia del sindaco di Sapri Giuseppe Del Medico la comunità Montana del Bussento, Lambro e Mingardo sospende gli accessi nel canile comprensoriale per sospetta epidemia di cimurro. Il provvedimento porta la firma del responsabile amministrativo Pietro D’Angelo, nonché sindaco di Torre Orsaia, dove ha sede il rifugio. “ A seguito del verificarsi di numerosi decessi di cani presenti nella struttura, presumibilmente dovuti a cimurro, si comunica che – si legge nella nota – fino alla conclusione dell’indagine epidemiologica in corso, sono sospesi, in via cautelativa, gli accessi e gli affidi”. La comunicazione è stata inoltrata nella giornata di ieri all’ Asl salernitana, al dipartimento di prevenzione, ai sindaci dei comuni associati della Comunità Montana ma anche ai primi cittadini degli Enti Locali che usufruiscono del servizio di sterilizzazione canina che offre il canile grazie ad un particolare progetto partito di recente all’interno dell’impianto. L’indagine epidemiologica si è resa necessaria dopo l’esposto del comune di Sapri inoltrato venerdì scorso ai vertici dell’Ente Montano ed anche alla compagnia dei carabinieri e al corpo forestale provinciale in cui si ponevano i dubbi sulla sicurezza degli animali che usufruiscono del rifugio in Località Sudame. “La denuncia di Del Medico – afferma D’Angelo – non mi preoccupa. Sono sereno perché convinto che gli animali che ospitiamo vengono adeguatamente accuditi e vaccinati così come previsto dalla legge. Abbiamo avviato una verifica straordinaria al termine della quale potremmo dare una risposta certa sul perché si siano verificati tanti decessi negli ultimi mesi. Una verifica, che, a dire il vero avevamo già disposto dopo la morte di quattro cani nella sola giornata del 24 settembre scorso”. Tra giovedì e venerdì dovrebbero giungere a Torre Orsaia i veterinari dell’Asl per verificare le condizioni del rifugio e quindi le eventuali cause di tali decessi, che per il momento sembrano essere legati ad un’epidemia di cimurro. “ Solo al termine dell’ispezione sanitaria – conclude D’Angelo – saremo in grado di chiarire esattamente cosa è accaduto. Intanto tengo a precisare che dal 2006, quando è stato inaugurato il canile, non si è mai verificata un’ epidemia del genere”. A farla venire fuori è stata un’animalista di Sapri dopo la sua recentissima visita al rifugio in seguito alla quale ha chiesto chiarimenti a Del Medico.
Antonietta Nicodemo