Travolgente, innovativo, un vero showman. Alessandro Gaudio, per la seconda volta campione mondiale di organetto, non ha deluso le aspettative di quanti lo conoscevano e di chi si è trovato solo per curiosità a partecipare alla speciale festa organizzata nei giorni scorsi in suo onore a Sapri. Venuti da Basilicata, Calabria e dal comprensorio cilentano, in tanti hanno salutato questo giovane di 23 anni, che già sei anni fa fece sognare il territorio aggiudicandosi un titolo mondiale e che quest’anno è tornato a far parlare di sé, sbaragliando selezionati concorrenti alla kermesse tenutasi in Russia. Grazie al suo maestro di sempre Rocco Fortunato e al suo preparatore Antonio Spaccarotella, che lo ha scelto e accompagnato in questa importante trasferta, Alessandro in terra russa ha saputo imporsi con un impetuoso e appassionante pezzo che, attraverso virtuosismi e cambi di tempo, non ha lasciato dubbi su chi fosse il migliore tra i partecipanti alla competizione. La stessa forza espressiva l’ha dimostrata anche a Sapri dove in mattinata ha incontrato tantissimi studenti delle scuole locali per fare da ambasciatore dell’organetto, insegnare loro l’estrema duttilità di questo strumento considerato povero e alla base delle radici cilentane, e suonare per diffondere la passione per la fisarmonica diatonica. In serata invece sono stati i suoi concittadini e un pubblico più ampio a festeggiarlo, mentre sul palco dell’Auditorium di Sapri si avvicendavano campioni italiani e europei dell’organetto, molti amici e allievi dello stesso Gaudio, giunti per omaggiarlo, e mentre la sua orchestra, quella che da sempre lo affianca nelle serate estive, ha riempito la serata con musica e intrattenimento. Una giornata speciale che avrebbe dovuto vedere più rappresentanti istituzionali a salutare questo campione talentuoso per non far valere ancora una volta il detto “nemo profeta in patria”. Poco male, però. perchè l’affetto spontaneo della gente verso Alessandro non è mancato, il dono più grande, alla fine, arrivato da chi ha capito il ruolo avuto da questo giovane musicista. Un messaggio sottolineato anche dalla torta che ha chiuso la manifestazione: tanto gustoso pan di spagna per mostrare come il mare del Cilento abbia varcato i confini geografici e si sia affacciato al mondo grazie ad un semplice organetto.
Daria Scarpitta