Sono disperati quanto arrabbiati i circa quattrocento idraulico forestali della comunità montana Bussento, Lambro e Mingardo che stamane in segno di protesta hanno occupato le stanze dei sindaci dei diversi comuni afferenti all’ente presieduto da Cristoforo Cobucci. Una protesta pacifica, ma decisa contro gli ormai insostenibili ritardi nei pagamenti degli stipendi; sette le mensilità arretrate che hanno spinto i lavoratori ad adottare azioni tali che richiedessero l’intervento del Prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone. Tanto si erano prefissi, tanto ottenuto. Da tutti i comuni occupati, infatti, i primi cittadini, manifestando la piena solidarietà ai lavoratori per l’avvilente disagio vissuto, hanno informato, il rappresentante di governo chiedendo urgenti interventi di mediazione sia con la Regione Campania che con gli altri organi istituzionali. Così si sono schierati in prima anche i comuni di Sapri e Vibonati. “Stamane, ha scritto il Sindaco Del Medico, nella missiva inviata al Prefetto e per conoscenza al governatore Caldoro e al presidente dell’ente montano, ho vissuto il dramma degli operai del cantiere Sapri, le grandi difficoltà delle loro famiglie a far fronte ad una situazione ormai insostenibile, perché abbandonati a loro stessi dalle istituzioni Regionali senza alcuna risposta seria e di prospettiva”. Piena solidarietà, come detto anche dal sindaco di Vibonati Massimo Marcheggiani, che va oltre le parole e chiede azioni concrete. “ E’ necessario, ha detto, che sia rivista al più presto la Legge 11, poiché, ha rimarcato il primo cittadino vibonatese, se non si arriva ad una soluzione strutturale la problematica si riproporrà e questo non è più possibile. Bisogna approntare un modello diverso che dia tranquillità ai lavoratori una volta per tutte”. Tanto ha rimarcato la giunta vibonatese anche in una apposita delibera assunta stamane.
Roberta Cosentino