Una boccata d’ossigeno potrebbe arrivare nel giro di una settimana ai circa 400 forestali della comunità montana Bussento, Lambro e Mingardo, che ieri mattina hanno occupato le stanze dei sindaci dei comuni afferenti all’ente comunitario presieduto da Cristoforo Cobucci, per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. Stamattina, infatti, lo stesso dirigente, contattato dalla nostra Redazione, ha fatto sapere che in breve tempo, al massimo una settimana, dipendenti e operai riceveranno almeno due mensilità. Poco o niente se si considera che le retribuzioni ai forestali sono ferme a marzo. “Questo è quanto, purtroppo, al momento abbiamo a disposizione, ha sottolineato il presidente Cobucci; per riuscire a versare almeno due mensilità arretrate abbiamo attinto da un fondo vincolato che andremo a rimpinguare non appena la regione Campania elargirà quanto dovuto”. I ritardi nei pagamenti degli stipendi agli idraulico forestali, secondo quanto riferito dal dirigente, sono, infatti, ancora una volta i risultati di uno snervante effetto domino: il governo regionale non dispone le erogazioni a favore degli enti montani e di conseguenza, l’ente montano non paga i lavoratori, seppure , questi ultimi abbiano nei mesi garantito il loro servizio”. Un ultimo anello della catena da sempre penalizzato e che continua a pagare le conseguenze delle negligenze della politica; una politica che ormai da anni rimane sorda dinanzi ai continui appelli dei lavoratori, una politica che non riesce a trovare soluzioni adeguate, che prevedano, eventualmente sì dei cambiamenti con inevitabili riorganizzazioni, ma anche certezze per il futuro. Intanto i lavoratori messi di fronte ad una ennesima promessa restano ad aspettare che tanto si realizzi; come aspettano anche un intervento del prefetto di Salerno al quale si sono rivolti nella giornata di ieri tutti i sindaci dell’area del Bussento, Lambro e Mingardo dopo la pacifica occupazione delle residenze municipali.
Roberta Cosentino