Reti elettrificate contro i cinghiali. Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dichiara guerra alla fauna selvatica. L’obiettivo è quello di difendere i prodotti autoctoni di una terra spesso devastata dalle incursioni selvagge dei grossi animali. I cinghiali prendono di mira orti, vigneti e piantagioni ancora in fase di crescita e, le loro presenze, in prossimità dei paesi dove vengono coltivati ortaggi sono diventate quasi continue. L’area più colpita è quella degli Alburni, in particolare i comuni di Sant’Angelo a Fasanella, Corleto Monforte, Ottati e Castelcivita. Non meno sentito il problema nel cuore del Cilento, come nei comuni di Montecorice, Perdifumo, Castellabate e Pisciotta. Le recinzioni elettrificate dovranno servire, dunque, a tenere lontana la fauna selvatica dai campi. Secondo Coldiretti Salerno, però, tutto ciò non basta, vanno trovate ulteriori misure per scongiurare quella che è diventata una vera e propria emergenza e, di qui, la richiesta dell’adozione di un programma di abbattimento selettivo. Contro l’allarme cinghiali, intanto, il Parco ha pubblicato il bando per l’acquisto di sistemi di prevenzione. L’ente offre fino a 15mila euro per la realizzazione di recinzioni a protezione delle colture agricole. Possono accedere ai contributi: soggetti, proprietari o conduttori di terreni ricadenti all’interno del perimetro del Parco. I beneficiari si impegnano a installare correttamente le recinzioni e ad effettuare la manutenzione delle stesse. Gli interessati dovranno far pervenire la domanda di assegnazione, entro e non oltre il 14 novembre 2013. Il bando è consultabile su www.cilentoediano.it
Caterina Guzzo