Non passeranno sotto silenzio quei pugni sferrati al pullman dei giocatori della Nocerina o le affermazioni dei calciatori granata che dicono di aver visto i loro colleghi rossoneri piangere prima di scendere in campo. La Procura di Nocera Inferiore sta vagliando tutte le immagini della partita e degli avvenimenti precedenti, sta ascoltando dirigenti e giocatori. Questa vicenda che ha fatto il giro del mondo, avrà innanzitutto delle ripercussioni penali visto il fascicolo aperto per violenza privata aggravata e visti i primi provvedimenti presi a carico degli ultras molossi identificati . Le azioni dei giocatori che hanno invalidato la partita fanno pensare a gravi minacce ricevute e quello che aleggia è il timore che dietro vi possa essere la criminalità organizzata. Ma è lo stesso Questore De Iesu a smorzare le voci, escludendo infiltrazioni criminali nella vicenda. Lo rivendicano anche gli ultras incriminati che sul web si difendono. “Non siamo una tifoseria di camorristi- dicono – abbiamo chiesto solo ai giocatori un gesto eclatante”. Ed emergono sempre nuove indiscrezioni, come ad esempio quelle riportate dal patron della Salernitana Lotito che parla di una lettera spedita ai parlamentari per far mettere le due squadre in gironi diversi, evitando così i derby e che invece sarebbe passata sotto silenzio. Intanto, la società dimissionaria ha respinto le dimissioni del tecnico della Nocerina Fontana e del suo staff. Oggi dunque seduta a porte chiuse con il fiato sospeso per gli imminenti provvedimenti del giudice sportivo e il rischio dell’uscita della Nocerina dal campionato. Non mancano iniziative della tifoseria granata. Depositeranno una denuncia per costituirsi parte civile nel processo sul derby. Lo ha dichiarato l’avv. Michele Sarno ricevendo mandato dal Club “Amici della Salernitana” per denunciare quanto accaduto, e chiedere il risarcimento dei danni economici e morali. Il primo danno che emerge infatti è il pagamento del biglietto rispetto al quale non c’è stato lo spettacolo. Ancora una volta durante la conferenza stampa sono state sollevate altre questioni da verificare cioè che “quei comportamenti fossero il frutto di un’organizzazione e non d’improvvisazione.”