Piccolo spiraglio per il Tribunale di Sala Consilina per cui si continua a sperare e lottare. L’ufficio del referendum della Cassazione ha dichiarato l’ammissibilità del referendum chiesto da nove Consigli Regionali per abrogare la riforma della geografia giudiziaria che ha tagliato mille tribunali. Nel settembre scorso infatti il Consigliere regionale del Pd Donato Pica presentò presso la Suprema Corte la delibera con cui fu approvata la richiesta di referendum abrogativo all’unanimità dal Consiglio Regionale della Campania sulla scia di quanti avevano fatto altri 8 consessi regionali d’Italia. E ora che il primo passo verso questa direzione è stato compiuto Donato Pica si dice soddisfatto e chiama a raccolta i partiti. “Spero – ha detto- che facciano finalmente la loro parte sostenendo con forza il referendum”. Un piccolo sospiro di sollievo viene tirato anche da tutti quelli che nel mondo della politica locale e della giustizia si sono battuti per non far dire l’ultima parola sulla cancellazione del Tribunale a Sala. Ma il presidente dell’Ordine degli avvocati del Foro salese ci va cauto: “ Sono contento – dice- ma non dobbiamo disarmarci, perché il vero vaglio sarà quello della Corte Costituzionale”. Infatti mentre la Cassazione si occupa generalmente di una verifica formale, ad esempio della validità delle firme, in questo caso neppure necessaria visto che a presentare la proposta sono stati dei consigli regionali, la Corte Costituzionale è quella che darà il parere decisivo sull’ammissibilità del referendum. Per questo, e tenuto conto che la stessa Corte già è stata avversa a Sala Consilina respingendo la questione costituzionale sollevata lo scorso luglio proprio dagli avvocati del foro, Marcone ci tiene ad invitare tutti ad essere vigili. Il verdetto della Corte arriverà con ogni probabilità per metà gennaio. Intanto , però, nulla di intentato viene lasciato. Ci si appiglia anche ai referendum sulla giustizia proposti dai radicali e al corposo dossier inviato dall’Avvocatura salese, ma anche da altri Ordini Professionali ed autorità, alla Commissione istituita presso il Ministero della Giustizia proprio per individuare eventuali criticità emerse dal nuovo assetto della geografia giudiziaria.
Daria Scarpitta