Prima conseguenza delle polemiche sul bilancio e lo stato delle casse comunali a Polla. Rischiano il rinvio a giudizio l’attuale sindaco della cittadina valdianese Rocco Giuliano e il suo predecessore Massimo Loviso, assieme ai consiglieri comunali di maggioranza del periodo 2004/2008, ossia Gennaro Gonnelli, Carmelino Del Bagno, Antonio Lapadula, Tiziana Medici, Raffaele Ippolito, Roberto Caggianese e Giovanni De Lauso, ai due segretari comunali del periodo in questione, Angelo Morrone e Lucio Carucci e al responsabile dell’ufficio tecnico, Francesco Perciasepe. La vicenda è sorta dopo le indagini seguite alla denuncia del gruppo di opposizione di quegli anni “Rinascita Pollese” e in particolare degli avvocati Tanzola ed Episcopo in merito a due aspetti. Il primo, anche in ordine di tempo, vede contestato a Morrone e Perciasepe il reato di falso ideologico, perché nel 2007 vennero alla luce debiti fuori bilancio del Comune per un valore di un milione e 600 mila euro che in precedenza, tra il 2004 e il 2006, anni a cui fanno riferimento le indagini, non erano mai stati dichiarati dal segretario che per iscritto più volte rispose ad istanze della minoranza negando l’esistenza di tali debiti. Nella cosa è finito coinvolto anche il geometra Perciasepe perché tali atti passano per l’Ufficio Tecnico. Il secondo aspetto, invece, riguarda le modalità con cui poi tali debiti sono stati riconosciuti e per questo viene contestato il reato di abuso di atti di ufficio ai consiglieri di maggioranza dell’epoca, compresi i due sindaci, e al segretario Carucci. L’opposizione chiese infatti che tali debiti venissero riconosciuti uno ad uno e in base al criterio dell’utilita’ per la collettività, poiché se questa non veniva ravvisata, avrebbero dovuto provvedere a coprire i debiti coloro stessi che li avevano ammessi. Invece l’amministrazione operò in un’unica seduta approvando in blocco tutti i debiti, in spregio. Di qui la seconda ipotesi di reato, contestata anche al neo segretario che consentì questo modo di operare. Il 16 gennaio è stata fissata l’udienza preliminare in cui si dovrà stabilire se ci sono i presupposti per il rinvio a giudizio degli indagati o per l’archiviazione del caso.