Una riflessione a conclusione dell’Anno della Fede ricca di un’intensa testimonianza spirituale. Quella che Sua Eminenza Reverendissima, il Cardinale Giuseppe Bertello, porterà alle comunità parrocchiali di Policastro, Lupinata e Santa Marina sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre. L’alto prelato, ottavo presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, sarà per due giorni ospite del parroco Don Antonino Savino e presenzierà ai principali eventi liturgici. Sabato 30 alle 18 presiederà nella Cattedrale di Policastro un incontro incentrato proprio sull’Anno della Fede appena conclusosi. Domenica 1 Dicembre invece concelebrerà la Santa Messa delle 11 sempre nella Cattedrale dell’Assunta alla presenza di numerosi sacerdoti e del vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca. L’intervento del porporato è molto atteso visto lo spessore da sempre riconosciutogli. Piemontese, ordinato sacerdote nel 1966, il Cardinale Bertello è da subito entrato nel servizio diplomatico. Prelato di frontiera, per oltre trent’anni ha svolto la sua missione pastorale nei punti più difficili del globo: è stato in Corea del Nord, Sudan, Turchia, Venezuela, Ghana, Togo, Benin, Messico. Ma la sua opera è legata soprattutto alla sua missione di nunzio in Ruanda, incarico offertogli nel 1991 da Giovanni Paolo II. La sua opera in quel Paese, infatti, ha lasciato il segno, soprattutto visto che il Cardinale operò nel pieno della guerra civile. Per la sua azione pacificatrice in quegli anni e per la sua decisione di non lasciare mai il Ruanda, nonostante le minacce ricevute, gli sono stati sempre riconosciuti coraggio, sensibilità pastorale e abilità diplomatica. Recentemente Papa Francesco, lo ha inserito, unico italiano, nel gruppo di otto cardinali chiamati a consigliare il Pontefice nel governo della Chiesa Universale e nel progetto di revisione della Curia romana. Il suo valore e la sua straordinaria esperienza di uomo di Chiesa saranno offerte alle Parrocchie di Policastro, Lupinata e Santa Marina per concludere l’Anno della Fede con un messaggio di salvezza e di speranza.
Daria Scarpitta