Il Vallo di Diano, messo in pericolo sul fronte dell’ambiente e della salute, ha ribadito con forza il suo “no” a problemi da tempo assillanti come la centrale elettrica voluta da Terna a Montesano, la possibile istallazione di un’antenna Wind tra Padula e Montesano, le paventate trivellazioni petrolifere in tutta l’area, la centrale Snam a Tardiano e gli sversamenti di rifiuti pericolosi scoperti con l’inchiesta Chernobyl. 5 macroquestioni, 5 energici no, pronunciati nel corso della fiaccolata organizzata domenica scorsa di cui primo sostenitore è stato il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, Mons. Antonio De Luca che ha lanciato un grido contro l’offesa del Creato perpetrata dai detentori del potere economico. La sua presenza ha ispirato iniziative come la lettura del Cantico delle creature e l’accensione del Falò della vita nel punto del presidio “No-Terna”. La fiaccolata e il dibattito che ne è seguito è stato fondamentale per fare il punto sulle questioni così care ai cittadini, come ha dimostrato al consistente presenza delle Associazioni. La notizia più positiva è stata quella relativa a Terna. Il Ministero ha ammesso la competenza della Regione Campania sulla vicenda e l’Assessorato regionale all’Ambiente ha acclarato che la costruzione prevista manca di VIA, cosa che ha alzato la probabilità che tutto venga sospeso presto. Si attendono infatti azioni regionali già nei prossimi giorni. Si è con il fiato sospeso per l’inchiesta Chernobyl. Il relativo processo inizierà giovedì e si attende di entrare nella fase dibattimentale per conoscere maggiori particolari sulla vicenda mentre il Codacons continua a premere sui Sindaci per la bonifica dei terreni coinvolti. Sul fronte dell’antenna invece si è nella fase della decisa opposizione con la speranza di bloccare il progetto che dovrebbe realizzarsi a due passi da una struttura scolastica e dall’ex clinica Fischietti, con grave nocumento per la salute. Infine sul petrolio si continua ad essere vigili e sulla vicenda Snam sono state evidenziate le criticità. Ciò che è emerso comunque è che il Diano è unito, almeno sul fronte cittadino, ed è pronto a dare battaglia con maggiore coscienza.
Daria Scarpitta