Il tribunale di Sala Consilina indicato tra quelli che dovrebbero essere riaperti a tutti i costi. E’ questa l’indiscrezione trapelata nelle ultime ore e che di fatto nel Vallo di Diano ha riacceso la speranza di veder riattivato il presidio giudiziario di via Tressanti accorpato dal 13settembre scorso al foro di Lagonegro. La notizia è venuta fuori dalla relazione redatta dai senatori che fanno parte della Commissione Giustizia di Palazzo Madama. Il documento che, una volta licenziato, dovrà passare al vaglio dell’analoga Commissione, ma della Camera, secondo i bene informati, pone in evidenza i motivi in base ai quali si renderebbe necessario un passo indietro rispetto alla chiusura del Tribunale salese dettata dal piano di riordino della geografia giudiziaria italiana. Ritorno in vita del presidio di Via Tressanti e potenziamento di Lagonegro, che secondo le nuove e ottimistiche previsioni dovrebbe assorbire parte dei comuni che attualmente fanno parte della giurisdizione di Potenza, per un totale di ulteriori 23063 residenti, tali da giustificare la non chiusura. Al momento il parere della Commissione giustizia del Senato prevedrebbe per Sala Consilina sia il reinserimento nel distretto di Corte d’Appello di Salerno, sia l’assorbimento di altri comuni che attualmente afferiscono alla Sezione distaccata di Eboli. Alla proposta sarebbe stata,poi aggiunta ed evidenziata, anche l’assoluta sconvenienza di accorpare il tribunale di Sala Consilina con uno degli altri presidi della provincia di Salerno. La Commissione giustizia del Senato, ha, infatti, rilevato la inopportunità per ragioni logistiche di un accorpamento del tribunale di Sala Consilina sia con Vallo della lucania che con Salerno. Qualora la relazione venisse approvata anche dalla Commisssione Giustizia della Camera, la parola a quel punto passerebbe al Ministro Cancellieri per la firma dei decreti correttivi alla riforma giudiziaria. Possibilità, quest’ultima già, sfumata in passato e rigettata dalla stessa Cancellieri.
Roberta Cosentino