Altre due vite si sono spezzate sulla Cilentana. L’impatto mortale si è verificato ieri sera intorno alle 23 all’altezza dello svincolo di Centola. Ad avere la peggio Giuseppe Montano Esposito, 52 enne di Montano Antilia, al volante della sua Audi A4 e il 41 enne di Lentiscosa, deceduto durante il trasferimento in ospedale, Antonio Bellucci, che al momento dell’incidente si trovava a bordo della sua Mercedes Classe C, in compagnia del fratello Raffaele, rimasto ferito gravemeu6nte ferito e per questo ricoverato al San Luca di Vallo della Lucania. Solo per miracolo nel drammatico sinistro non sono rimaste coinvolte altre persone, tra queste l’assessore provinciale ai lavori pubblici Attilio Pierro, che per evitare l’impatto ha tentato una manovra azzardata finendo fuori strada, ma così é scampato a quello che poteva essere, anche per lui, un drammatico epilogo proprio mentre rientrava a casa a Roccagloriosa dopo aver preso parte ad un convegno a Roscigno dove si era appena discusso di sicurezza e viabilità. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Sapri, guidati dal capitano Emanuele Tamorri, a provocare l’impatto sarebbe stata l’Audi guidata dal 52enne di Montano Antilia. Prima di andarsi a schiantare frontalmente contro la Mercedes su cui viaggiavano i fratelli Bellucci, infatti, pare che l’A4 avesse già tamponato almeno tre vetture e preso di striscio l’auto dell’assessore provinciale. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni agli inquirenti, l’Audi, infatti, già da un po’ procedeva con un’andatura a zig zag sulla Cilentana invadendo più volte la corsia opposta. Testimonianze che lascerebbero spazio a due ipotesi precise: o il malore improvviso o peggio, che , Giuseppe Montano Esposito, fino a qualche tempo fa gestore di un noto locale di Palinuro, si sarebbe messo alla guida della sua auto in stato di ebbrezza. Ma come detto, queste al momento sono soltanto ipotesi, toccherà alle forze di polizia e al medico legale Adamo Maiese, che in mattinata ha eseguito gli accertamenti sui due corpi, stabilire e dare risposte certe. Le due salme immediatamente dopo gli accertamenti medico legali sono state restituite ai familiari per l’ultimo saluto. Un tragico accadimento che aldilà delle eventuali responsabilità ha diffuso in tutto il Cilento un profondo senso di tristezza e ha riaperto una ferita mai chiusa. Quella che purtroppo racconta di una lunga scia di sangue sulle strade a sud del capoluogo e in particolare sulla Cilentana.Vittime: i figli di una terra troppo spesso dimenticata.
Roberta Cosentino