Storie dolorose finite per intrecciarsi in un unico tragico destino: morire in un incidente stradale: uno come vittima, l’altro come presunto colpevole. Entrambi mercoledì sera stavano percorrendo la Cilentana, quando, all’altezza dello svincolo di Centola, si è verificato l’impatto mortale, che non ha lasciato scampo ai conducenti delle due vetture. Antonio Belluccio, 41enne di Lentiscosa, è deceduto mentre rientrava a casa dopo aver fatto visita, insieme ad alcuni familiari, al padre ricoverato in gravi condizioni in ospedale a Napoli. Aveva, anche, accompagnato la moglie in aeroporto per far rientro in Germania, lui, invece, aveva deciso di trattenersi ancora qualche giorno per stare vicino ai suoi cari in questo delicato momento; viaggiava tranquillo sulla sua Mercedes Classe C in compagnia del fratello minore Raffaele 26enne, rimasto gravemente ferito, quando la macchina che sopraggiungeva dalla direzione opposta dopo aver invaso la loro corsia gli si è schiantata contro. Alla guida di quell’auto, un’Audi a4, ora incriminata, c’era il 52enne di Montano Antilia, Giuseppe Montano Esposito, e proprio su quest’ultimo ora si concentrano le ombre, emergono i particolari relativi alle sue ultime ore di vita trascorse, secondo quanto finora ricostruito dagli inquirenti, a consumare bevande alcoliche e forse anche altro, in un bar di Palinuro, la stessa cittadina dove fino a qualche tempo fa aveva gestito un noto locale prima di mettere in piedi un’attività ambulante. Secondo alcune testimonianze rese agli inquirenti l’uomo era stato allontanato da un bar dopo una discussione con la titolare che non voleva dargli più da bere, da lì si era messo in macchina per guidare fino al tragico fatto. Ma dal trascorso di Giuseppe Montano Esposito ora emerge anche altro. Pizzaiolo di professione, lo scorso anno era stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e la Prefettura, su indicazione dei carabinieri, negli ultimi anni, gli aveva anche sospeso la patente per ben due volte: nel 2011 a seguito dell’arresto e nel 2006 per guida in stato di ebbrezza. La stessa alterazione psicofisica che potrebbe aver causato l’incidente avvenuto intorno alle 23 di mercoledì, ma questo, eventualmente, sarà appurato dagli esami medico legali eseguiti dal dottor Adamo Maiese. Al momento si sa per certo, invece, che il bilancio poteva essere ancora più grave visto che secondo i racconti di alcuni sopravvissuti, l’Audi prima di andare a collidere con la Mercedes avrebbe speronato altre auto, tra queste una Passat alla cui guida c’era l’assessore provinciale Attilio Pierro. Giuseppe Montano Esposito probabilmente non ha avuto la lucidità di capire, diversamente da Antonio Belluccio, che morto durante il trasferimento in ospedale, è stato, invece, confortato dal fratello Raffaele rimasto anche lui intrappolato tra le lamiere e dalla madre e dagli fratelli che accortisi di quanto accaduto, poiché viaggiavano poco più avanti, sono tornati indietro e hanno prestato i primi strazianti soccorsi che purtroppo a nulla sono valsi. Oggi ad entrambi l’ultimo saluto.
Roberta Cosentino