Qualche giorno fa l’annuncio dei sindaci del Cilento, oggi la ritrattazione imposta da Bruxelles. I settanta comuni dell’area più a sud della provincia di Salerno non potranno beneficiare dei 140 milioni di euro per il progetto di metanizzazione, questo perché, fanno sapere dalla Comunità Europea, con una nota che non lascia spazio alle interpretazione, i fondi Fas non possono essere utilizzati per tali interventi. Una comunicazione inaspettata che ha scatenato non poche reazioni in primis quelle dei sindaci di Agropoli e Capaccio che hanno chiesto interventi urgenti da parte del presidente del Consiglio Enrico Letta. La missiva di Bruxelles fa seguito alla modifica di un emendamento da parte di Camera e Senato relativo proprio ai finanziamenti per la metanizzazione che prevede un investimento di 140milioni di euro per il periodo 2015 2021, con una spesa annua di 20 milioni. Un colpo inferto dall’Europa, proprio mentre i lucani continuano gli attacchi contro lo Stato e soprattutto contro i cilentani, in seguito al via, a favore di questi ultimi, dei fondi per la metanizzazione; provvedimento identificato dai residenti della Regione presieduta da Marcello Pittella come uno scippo, un colpo basso. Ma a ritirare l’oggetto del contendere ci ha pensato, come detto, la Comunità Europa, dove governa un altro Pittella, Gianni, ecco perché molti hanno sollevato sospetti circa l’ emissione del provvedimento da Bruxelles. Non vogliono alimentare polemiche i sindaci di Capaccio e Agropoli seppur indignati e insospettiti per quanto accaduto; così come rimarcato nella missiva inviata al premier Letta chiedono solo rispetto per un territorio già troppe volte bistrattato: vogliamo , hanno evidenziato, che sia garantita , a decorrere dal 2014, la reale e concreta finanziabilità dell’intervento infrastrutturale mediante il ripristino della norma votata dal Senato”.
Roberta Cosentino