“Le Autorità italiane dovranno occuparsi di Francesco Solimo, in quanto cittadino italiano e perché protagonista di una storia dolorosa, incredibile, ma purtroppo frequente”. Potrebbe essere questa la sintesi dell’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata del Pd Angelica Saggese e indirizzata ai ministri degli Affari Esteri e della Giustizia. Il piccolo Francesco da circa tre anni è stato portato in Venezuala dalla madre e così, dal 2010 e privato dell’affetto del papà, Sergio, un 40enne di Sant’Arsenio che per questa atroce sottrazione sta lottando con tutta la sua forza. Una storia iniziata dalla separazione dei due coniugi. La donna con una banale scusa, tre anni fa riuscì ad ottenere il consenso dal suo ex per portare il bimbo in Sud America. Di li si è aperta la strada del non ritorno , nonostante più sentenze abbiano individuato l’operaio valdienese come genitore affidatario. Il colpo dio scena qualoche mese fa, la donna italo venezuelana rientrata in Italia per un’udienza del divorzio fu arrestata. La rimessa in libertà venne disposta a qualche giorno di distanza con la garanzia di far rientrare il bimbo in Italia. Niente di tutto ciò. Non solo il piccolo non è stato rimpatriato, ma anche la donna ha fatto perdere le sue tracce. Ricostruendo la vicenda, nell’interrogazione la Saggese, precisando che “anche il Tribunale di protezione dei bambini di Caracas ha emanato un’ordinanza di esecuzione forzata di restituzione internazionale, chiede di sapere quali iniziative i ministri intendano adottare per permettere il rimpatrio in Italia del bambino e consentire l’affidamento dello stesso al padre”.
Roberta Cosentino