Il comune di Sapri ha consegnato alla soprintendenza il progetto per l’abbattimento dell’ex cementificio. Gli uffici tecnici hanno elaborato un piano di interventi a garanzia della sicurezza pubblica e del patrimonio ambientale e paesaggistico, che insiste nell’area in riva al mare su cui sorge l’ecomostro. Ora l’amministrazione comunale resta in attesa del permesso a demolire l’intera struttura. La soprintendenza dovrà esprimersi nel giro di venti giorni. L ‘auspicio è che il progetto per l’abbattimento venga accolto senza alcuna riserva, consentendo così alla società Club Tirrenico, proprietaria dello scheletro in cemento armato, di poter dare inizio ai lavori di smantellamento. Fino ad oggi la società ha mantenuto fede a tutti gli impegni assunti con il comune l’estate scorsa attraverso un protocollo d’intesa sottoscritto dalle due parti interessate. Nel settembre scorso ha depositato in municipio il suo progetto per gli abbattimenti e successivamente le integrazioni richieste dagli uffici comunali. L’ente locale, invece, ha provveduto a corredare la progettazione del Club Tirrenico di tutti i documenti necessari per ottenere il permesso a realizzarla. Se il progetto supererà la prova “ soprintendenza” nella prossima primavera la società farà saltare in aria l’ecomostro con 60 kg di materiale esplosivo: uno spettacolo a cui Sapri spera finalmente di poter assistere.
Il 2014 segnerà anche la fine dell’ecomostro di Sassano. A gennaio, infatti, saranno abbattuti due piani della struttura in costruzione nel centro abitato, intervento previsto dal progetto di completamento appaltato dall’amministrazione del sindaco Tommaso Pellegrino. Si tratta di un opera avviata nel 2000 e da sempre contestata per le sue dimensioni esagerate rispetto al contesto in cui sorge. Con il nuovo progetto sarà ampiamente ridimensionata tra le soddisfazioni della popolazione locale e del governo locale, che fin da subito ha dichiarato guerra all’ecomostro ereditato dalle precedenti amministrazioni .
Antonietta Nicodemo