La società civile si dà appuntamento per avere voce in capitolo sul futuro del territorio. Il 6 gennaio scorso presso l’azienda De Conciliis a Prignano si sono riuniti esponenti dell’imprenditoria, della cultura, della società per affermare il proprio diritto a suggerire un nome da candidare a Presidente del Parco del Cilento. Condivisi gli obiettivi, è stato stilato un manifesto nel quale viene considerato come espressione della nuova logica che deve muovere l’Ente, il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro. Al di là del nome scelto, che tra l’altro già da alcuni mesi circolava, ciò che è emerso dall’incontro è il desiderio di una svolta, che arriva proprio dal basso. E’ apparso evidente nella riunione di Prignano, sia lo scollamento dei cittadini e dell’imprenditoria, dalla politica, non vi era alcun rappresentante istituzionale all’incontro, sia l’esigenza della gente del Parco di avere una speranza. Una speranza che viene riposta proprio nell’Ente dell’area protetta, in un periodo in cui la Regione viene sentita come lontana e la Provincia va verso la scomparsa. Di qui la volontà di offrire un proprio nome che non siano i soliti proposti, pronti a seguire logiche politiche. Nel manifesto si legge infatti: L’area meridionale della provincia di Salerno è un monumento alla cultura del cibo… qui ogni Comune preserva un seme di eccellenza…ogni bottiglia, ogni boccone diventa un biglietto da visita, un invito a visitare questa terra… uno strumento per la crescita del Parco del Cilento… Proponiamo che il futuro Presidente faccia propria questa visione e si adoperi per garantire lo sviluppo delle eccellenze del territorio”. Ecco dunque perché la scelta di Luciano Pignataro, già ambasciatore di queste preziosità locali, nella speranza che sappia cogliere le opportunità che l’Expo 2015, incentrato proprio sul tema del cibo, porterà in Italia. Nella riunione di ieri anche diversi operatori dell’Unione delle Associazioni turistiche del Cilento e del Diano presieduta da Angelo Coda che già nei mesi scorsi aveva avviato degli incontri per individuare un proprio nome da candidare al Parco. Coda prende atto di quanto venuto fuori dalla riunione di Prignano: “Pignataro ci sembra una persona interessante.- ha detto- ora vogliamo però capire la progettualità legata ad un possibile sviluppo turistico del territorio che è poi quello che ci interessa. Valuteremo e nei prossimi giorni ci incontreremo per parlarne”.
Daria Scarpitta