Bufera giudiziaria sulla Nocerina Calcio e mandato d’arresto per il Presidente del team rossonero Giovanni Citarella. Questo è l’esito dell’operazione “Nuceria” che la Guardia di Finanza di Salerno sta portando a termine in queste ore, notificando le ordinanze di custodia cautelare in carcere non solo al patron della Nocerina ma anche al fratello Christian Citarella e al cognato di questo Alfonso Faiella. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla emissione di fatture false e al travestimento fraudolento di valori. 136 i soggetti indagati.In ballo c’è il doppio ruolo di Patron Citarella, dirigente nel mondo del calcio e imprenditore edile già coinvolto nell’inchiesta Due Torri sugli appalti truccati in provincia di Salerno. Secondo le risultanze di questa nuova indagine giudiziaria Giovanni Citarella, suo fratello e il cognato di questi , si erano fatti promotori di una associazione a delinquere che sfruttava un meccanismo complesso, quello delle cosiddette società cartiere. Società intestate a prestanome nullatenenti o a persone reclutate anche tra clochard senza fissa dimora e spesso irreperibili . Queste procedevano a sovrafatturazioni di prestazioni a favore di terze società, realmente operanti e in affari con la famiglia Citarella. Attraverso queste si creavano disponibilità finanziarie in contanti che servivano ai Citarella per pagare in nero ingenti somme di denaro a calciatori professionisti militanti nella Nocerina e ad altri tesserati e dipendenti della stessa società sportiva, e a pagare delle tangenti per l’aggiudicazione irregolare degli appalti pubblici dell’Ente Provincia di Salerno. Il meccanismo è stato scoperto dopo l’avvio di indagini sulla denuncia presentata da un giocatore della Nocerina relativa allo smarrimento di 5 assegni bancari emessi dalla società di calcio per un totale di 55 mila euro. Mentre è ancora in corso l’esecuzione delle ordinanze, Citarella infatti non si trovava nella sua abitazione a Nocera al momento del blitz, sono stati effettuati numerosi e ingenti sequestri. Tra i beni mobili e immobili a cui sono stati appositi i sigilli c’è il 42% del capitale sociale della Nocerina, il 50% della società che gestisce il Park Hotel a Mercato San Severino, luogo di ritiro del team rossonero, 53 fabbricati, 6 terreni, 95 autoveicoli e motocicli, un’imbarcazione e somme di denaro giacenti su circa 150 rapporti di natura finanziaria. Disposto anche il sequestro per equivalente di 34 milioni di euro corrispondenti alle imposte evase.
Daria Scarpitta