Sono ancora irreperibili i fratelli Citarella, Giovanni e Christian, coinvolti nell’operazione “Nuceria” condotta dalla Guardia di Finanza di salerno su disposizione della Procura di Nocera Inferiore. C’è chi dice che in queste ore potrebbero costituirsi, chi invece che si trovino all’estero. Di certo al momento dietro alle sbarre è finito solo il cognato di Christian, Alfonso Faiella, su cui pendono ben 22 contestazioni, per il suo ruolo di amministratore delle società cartiere, di gestore dei rapporti con le banche e con le società terze in questo complesso meccanismo che ha fatto finire ben 136 persone tra gli indagati. Tra di essi figurano anche quattro dipendenti del Credito Salernitano e uno di Banca Campania e poi compare il nome di Daniele Visco, 58enne di Frignano Cilento e di Vito Ferrazuolo 52enne di Eboli. Tutti in qualche modo coinvolti in questo sistema che vedeva a capo i Citarella. Un sistema emerso dopo le stesse dichiarazioni dell’imprenditore del settore dei Calcestruzzi e patron della Nocerina, che, indagato, sugli appalti truccati in Provincia nell’ambitod ell’Inchiesta due Torri, avrebbe egli stesso ammesso dell’esistenza di questi fondi neri, disponibilità finanziarie extra, nate attraverso la sovraffatturazione in un gioco di società intestate a prestanome e utilizzate poi per pagare in nero calciatori e dipendenti della squadra e per assicurarsi , attraverso ingenti mazzette, gli appalti della Provincia di Salerno. Un’ammissione, nata, forse per evitare il carcere e per riportare la sola accusa di evasione fiscalema di fatto rivoltataglisi contro, dopo le ulteriori indagini degli inquirenti. Il legale del patron della Nocerina, l’avvocato Adriano Bellicosa rassicura: “chiariremo tutto”, ma intanto dei due principali esponenti di quest’associazione a delinquere non c’è alcuna traccia. I tifosi della squadra si dividono. C’è chi se la prende con il calciatore Roberto Magliocco, che con la sua denuncia sullo smarrimento di 5 assegni per 55 mila euro avrebbe innescato le ulteriori indagini e chi, invece, adirato per le esternazioni di Citarella contro gli ultras, accusati dallo stesso patron di aver minacciato i giocatori all’indomani del derby farsa con la Salernitana, si chiude soddisfatto in un “chi la fa l’aspetti”. A rischio resta il futuro del Club e l’intero patrimonio dei Citarella
Daria Scarpitta