Rocciatori in azione questa mattina sul costone roccioso da cui ieri notte si sono staccati nuovi massi che precipitati sull’asfalto, all’altezza della Gola del Diavolo, hanno provocato una ennesima chiusura della Mingardina. Una ispezione necessaria per constatare lo stato dei luoghi dopo il movimento franoso di mercoledì e che ha visto impegnati sul posto tecnici della Provincia e dei comuni di Celle, Centola e Camerota. Al momento sembrerebbe che siano stati individuati altri macigni che da un momento all’altro potrebbero precipitare al suolo. Una situazione estremamente delicata che ha già evidenziato la necessità di mettere in campo un nuovo intervento di bonifica per poter riaprire l’arteria che conduce nelle rinomate località cilentane. Ma questo in realtà lo si sapeva già da tempo, però a causa delle ristrettezze economiche le operazioni che dovrebbero interessare l’intera montagna continuano ad essere rimandate e così alle piogge seguono, ormai purtroppo, abbastanza frequentemente, delle frane. Tuttavia il resoconto dei rocciatori ancora non è stato divulgato, ma dall’assessore provinciale ai lavori pubblici, Attilio Pierro, arriva un segnale rassicurante: “ Conosciamo bene la situazione e per questo siamo attivi da tempo, abbiamo sollecitato finanziamenti importanti, ha detto Pierro, che ci permetteranno, almeno per la parte nostra, di dare le giuste e dovute risposte all’intero Cilento”.
Roberta Cosentino