Caccia fuorilegge nel Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e degli Alburni. Il Corpo Forestale del CTA di Vallo della Lucania ha intensificato i controlli in ambito venatorio dopo gli ultimi gravi incidenti avvenuti proprio durante delle battute di caccia che hanno messo in evidenza diverse irregolarità compiute dai cacciatori. Sabato e domenica scorsi, dunque, sono scattate diverse operazioni nel perimetro del Parco grazie alle segnalazioni pervenute al 1515 e all’iniziativa propria dei forestali. A Caselle in Pittari una squadra di baschi verdi , uditi numerosi colpi di fucile, con l’ausilio di strumenti ottici di precisione, ha avvistato ad una certa distanza tre uomini ed un cane di colore chiaro. Giunta sul posto senza farsene accorgere, la pattuglia ha beccato in flagrante i tre mentre erano intenti alla caccia al tordo. Per loro, rispettivamente di 42 , 40 e 35 anni, sono scattati la denuncia a piede libero e il sequestro dei fucili e delle 87 munizioni ritrovate in loro possesso.I reati contestati sono quelli di caccia ed introduzione di armi in area protetta. In contemporanea altre squadre di forestali agivano a Perdifumo , dove sorpreso nell’esercizio abusivo della caccia è stato un 58enne a cui, dopo la denuncia, sono state requisite la doppietta e 26 cartucce, e a Trentinara. Qui due giovani di 25 e 27 anni sono stati colti mentre trasportavano a bordo di un veicolo un cinghiale la cui morte è stata poi certificata dal personale Asl intervenuto. Anche per loro è scattata la denuncia visto che erano intenti in un’attività abusiva di cattura e prelievo di specie selvatica protetta. “Le operazioni condotte- ha detto il coordinatore del CTA di vallo, l’ing. Fernando Sileo, – mostrano l’attenzioen che il personale forestale riserva al fenomeno del bracconaggio nell’area del parco e quanto sia importante il contributo dei cittadini che segnalano e denunciano le illegalità”.
Daria Scarpitta