E’ ad un empasse la situazione a Vallo della Lucania dopo lo strappo maturato tra l’amministrazione Aloia e i rappresentanti del Partito Democratico. Il primo cittadino non ha ancora compiuto alcun passo rispetto ai 5 punti proposti dal partito, tra cui l’azzeramento della Giunta e la risoluzione di alcune incompatibilità istituzionali. Sulla questione preferisce ancora, a distanza di 10 giorni dall’aut aut, non pronunciarsi. “Si va avanti – dice stringatamente- c’è tanto da lavorare. Stiamo portando in porto il PUC”. Dal canto loro, quelle che sono state fino ad ora le due anime del Pd, non accennano ad agire di conseguenza. A parte la non partecipazione dell’assessore democratico Molinaro all’ultima Giunta, di fronte al silenzio del primo cittadino, non è stato ancora ufficializzato alcun passaggio del partito all’opposizione, come promesso . Simone Valiante, durante il periodo elettorale principale fautore nel Pd del sostegno ad Aloia, resta nell’ombra senza consegnare ai media alcuna dichiarazione. Antonio Bruno, attuale reggente del partito, non ha paura di ribadire il proprio scontento per l’attuale gestione amministrativa e resta fermo sui 5 punti presentati al primo cittadino, sicuro che il tempo ormai stia per scadere. Lunedì sera infatti si riunirà il direttivo del partito cittadino e probabilmente in quella sede si potranno prendere ulteriori decisioni e la situazione potrà ricevere qualche scossone. L’impressione al momento è che si stia giocando una partita sommersa alla ricerca di un nuovo equilibrio e che nessuno voglia bruciarsi o compromettere le proprie mosse con dichiarazioni avventate. Si attende con i riflettori puntati sull’incontro di lunedì.
Daria Scarpitta