Tutti con il naso all’insù a Sala Consilina e nel Vallo di Diano dove da alcuni giorni sta ronzando un elicottero che ha suscitato al curiosità della popolazione. Si tratta di un rivelatore geofisico, un mezzo che ha a disposizione sensori a raggi gamma in grado di captare le radiazioni. L’obiettivo infatti è di scandagliare il territorio alla ricerca di emissioni sia provenienti da fonti naturali che ad esempio da depositi clandestini per mappare il territorio e fare luce dunque anche su possibili interramenti illeciti e in generale sulla salute del Meridione, tema ora quanto mai centrale dopo la pubblicazione di vecchie rivelazioni sui traffici illeciti di rifiuti e sulla Terra dei Fuochi. L’elicottero è stato inviato dall’Arpac Salerno sulla base di un progetto del PON Sicurezza 2007-2013 “Monitoraggio dell’impatto ambientale dovuto a reati ambientali” per le Regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia. Il costo per il telerilevamento partito dallo scorso giugno ammonta a circa 9 milioni di euro e l’operazione dovrebbe concludersi nel giro di un anno. I dati raccolti verranno poi gestiti dall’Arpa che, in collaborazione con i Comuni, dovrebbe poi intervenire nei luoghi risultati “contaminati”. L’elicottero che ha questa attrezzatura all’avanguardia in grado di evitare i carotaggi e dare informazioni più capillari è della società Helica di Udine. Tante le ipotesi disparate che si erano diffuse tra la popolazione alla vista del mezzo aereo. C’è chi aveva pensato ad interessi per la questione petrolio mai del tutto sopita nel Diano e chi tuttora è scettico sul fatto che gli eventuali dati vengano davvero resi noti. Di certo mentre l’elicottero tornava più e più volte a sorvolare il Diano un ronzio di parole, congetture e opinioni si era diffuso anche tra la popolazione. Ma il vicesindaco di Sala Consilina Mimmo Cartolano rassicura tutti” Eravamo a conoscenza di questo progetto e lo stiamo seguendo da vicino- ha detto- C’è massima attenzione su questi temi. Ci siamo costituiti parte civile nel Processo Chernobyl e abbiamo chiesto verifiche approfondite all’Arpac. Siamo sicuri che il nostro territorio è sano ma nel caso in cui dovessero emergere rilevazioni positive agiremo immediatamente per la tutela dell’ambiente e l’incolumità dei nostri cittadini”.
Daria Scarpitta