“Una carezza sui tanti cuori spezzati dal dolore”. E’ così che in queste ore risuonano le parole pronunciate dai diversi sacerdoti durante le celebrazioni dei funerali delle quattro vittime del terribile incidente avvenuto domenica sera sulla Cilentana nel tratto compreso tra le due uscite di Agropoli. Doloroso addio nella chiesa di Pontecagnano per la 29 Emma D’Auria, a Cava dei Tirreni per la 50enne Annunziata Sorrentino, due ambientaliste convinte e che nel momento in cui si è verificato il tragico impatto, si trovavano a bordo di una Fiat Bravo. Le chiese di Capaccio ed Eboli, hanno, invece, accolto per l’ultimo doloroso addio i feretri di Gianfranco De Santis e Vito Chechile. Il primo a bordo della Mercedes finita sotto accusa per un presunto sorpasso ad una velocità di 145 chilometri orari, il secondo, operaio ebolitano in cassa integrazione al volante di un’alfa 159 su cui si trovavano anche la figlioletta Simona, la suocera, Mafalda Pisaturo e la moglie Maria Luisa Radano, tre donne uscite miracolosamente illese. Ora dai racconti delle tre sopravvissute potrebbe venire fuori la verità. E’ stata già ascoltata dagli inquirenti Maria Luisa Radano. E’ stata lei a raccontare gli ultimi attimi di vita del marito e ancor prima i drammatici momenti dell’incidente trasformatosi in una vera e propria strage . prima lo scontro frontale tra la Mercedes in sorpasso e la Fiat, poi l’impennata della Clk e il salto, mortale, che ha distrutto la parte anteriore dell’Alfa facendo rimanere intrappolato tra le lamiere Chechile. Maria Rosaria Radano, ha raccontato, poi, dei primi soccorsi prestati al marito insieme ad alcuni residenti del posto. All’arrivo delle ambulanza era ancora vivo, ma il suo cuore come quello Annunziata a cessato di battere durante la corsa in ospedale. Le parole della sopravvissuta saranno affiancate alla perizia che dovrà redigere il perito incaricato dalla procura della Repubblica, un ingegnere, esperto in infortunistica stradale, che a quanto pare qualche giorno prima del tragico impatto aveva già ispezionato il tratto. Oltre a stabilire scientificamente la dinamica del sinistro, già in parte rappresenta tata dal sostituto Alfredo Greco che coordina le indagini e che pare abbia dichiarato come all’origine della tragedia via siano sorpassi azzardati ed alta velocità, potrà offrire elementi utili all’inchiesta per comprendere eventuali responsabilità di terzi. In particolare, anche sulla scorta di elementi raccolti dalle forze dell’ordine, si sta cercando di appurare se una quarta auto sia stata coinvolta.
Roberta Cosentino