Picchiati e feriti nell’animo, da colui che, invece, avrebbe dovuto proteggerli con quell’amore scambievole che dovrebbe esistere tra genitori e figli. Così non è stato. Tant’è che per il figlio violento si sono spalancate le porte del carcere di Vallo della Lucania. A finire in manette, per il reato di maltrattamenti in famiglia, è stato un 40enne di Agropoli. Proprio lui già noto alle forze dell’ordine ha costretto madre e padre di 86 e 81 anni, a ricorrere, per l’ ennesima volta, alle cure dei sanitari per le gravi ferite riportate in seguito a percosse. E’ successo anche ieri sera. L’uomo, definito dagli inquirenti, ex tossicodipendente e dedito all’abuso di sostanze alcoliche, non si è attenuto a quanto già disposto a suo carico; era sottoposto, infatti, alla misura cautelare dell’obbligo di allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dai genitori. Violando gli ordini è ritornato nella dimora degli anziani coniugi riaccanendosi sui loro corpi. Calci e pugni, per vendicarsi della denuncia sporta nei suoi confronti. Gli anziani stanchi delle continue vessazioni e nella speranza di poter così aiutare il figlio ad uscire dal vorticoso giro, tempo fa si erano rivolti ai carabinieri , ma ieri sera, come detto l’ennesima ritorsione. La segnalazione di un vicino ai carabinieri ha evitato ben più gravi conseguenze. Il reo è stato così ammanettato mentre gli anziani trasferiti in ospedale ne avranno per una decina di giorni.
Roberta Cosentino