Svolta nelle indagini sull’omicidio del Sindaco Pescatore Angelo Vassallo. Ieri è stato arrestato presso l’Aeroporto Internazionale di Bogotà in Colombia Bruno Humberto Damiani, detto “Il brasiliano”, proprio per la sua nascita nel Paese latino-americano. Era stato uno dei primi interrogati immediatamente dopo l’omicidio dell’ex primo cittadino di Pollica, e tuttora viene considerato come colui che potrebbe fornire agli inquirenti elementi utili a risolvere il giallo dell’assassinio e ad identificare la mano che sparò a Vassallo. Bruno Damiani, la cui famiglia è originaria di Montecorice, ha alle spalle diversi precedenti. In particolare, era legato a Giuseppe Stellato, detto Papacchione, e a questo emergente gruppo di Pastena a Salerno dedito allo spaccio di droga anche nel Cilento e alle estorsioni. L’arresto emesso dal Gip del Tribunale di Salerno infatti gli è stato notificato proprio per l’accusa di estorsione compiuta per conto del clan Papacchione. Da tre anni Damiani era latitante. Tre giorni dopo il delitto dell’ex primo cittadino di Pollica, infatti, era partito alla volta del Brasile con un biglietto aereo comprato a maggio 2010 . Una circostanza che il padre ha sempre smentito fosse una fuga , riferendo che era stata già pianificata da tempo e segnalata agli stessi Carabinieri che lo interrogarono la notte dell’omicidio. Il Brasile, tuttavia, non concede estradizione, per il reato contestato a Damiani. Sono state dunque necessarie serrate e continue indagini, come più volte aveva ribadito lo stesso procuratore Roberti, il monitoraggio sui voli sudamericani e la collaborazione internazionale tra le forze di polizia per scoprire che Damiani faceva la spola tra Brasile, Colombia e Uruguay e per beccarlo appena atterrato a Bogotà, dove è prevista l’estradizione. Le accuse rivolte a Damiani risalgono al 2006, anche se la misura restrittiva è del 2011 e riguardano tentate estorsioni per conto degli Stellato nei confronti di un locale notturno di Eboli e di una ditta del mercato ittico di Salerno. A ciò si aggiunge nel 2011 una misura per presunte responsabilità nello spaccio di droga nel Cilento che Vassallo più volte aveva dimostrato di voler fermare anche scacciando i pusher dalla zona e attirandosi le ire degli interessati al business, una delle piste dell’omicidio. Con l’estradizione di Damiani, dunque, potrebbe aprirsi il velo su movente e killer dell’omicidio Vassallo. Il fratello del sindaco pescatore ci crede: Il fatto che l’arresto sia avvenuto oggi e non in passato – ha detto Dario Vassallo – è perchè evidentemente ora e’ funzionale alle indagini. Io continuo ad avere fiducia nelle istituzioni nonostante per quattro volte sia stato querelato per aver detto quello che penso”. Fiducioso anche il delfino di vassallo, Stefano Pisani “Si accende la speranza – ha detto- di capire finalmente ciò che è accaduto a Pollica. Diventa importante ciò che emergerà nelle prossime e immediate indagini”.
Daria Scarpitta