C’è anche Gennaro Salvatore, ex Capogruppo del Nuovo PSI- Caldoro Presidente, nel filone di indagini che hanno ad oggetto i finanziamenti pubblici che i consiglieri della Regione Campania e i relativi gruppi consiliari utilizzavano a fini personali. Gennaro Salvatore, colui il quale è considerato l’uomo-ombra di Caldoro, è stato arrestato ieri dai militari del comando provinciale della guardia di finanza, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, su ordine della Procura di Napoli. Il reato contestatogli è peculato continuato. In particolare, così come emerge dalle indagini, sono state rilevate operazioni di prelievo in contanti per un importo di circa 100 mila euro per spese non documentate, tra le quali figurano anche acquisti di libri scolastici, gomme da masticare, sigarette, articoli per la casa e una tintura di capelli per donna costata 87euro. Le investigazioni – si legge in una nota della Procura – hanno consentito di acquisire un quadro indiziario “grave” a carico dell’ex leader della Lista Caldoro, nei confronti del quale è stato anche disposto un decreto di sequestro preventivo per un importo pari alle somme illecitamente apprese. D’altro canto, il consigliere socialista, che lo scorso settembre aveva, egli stesso, chiesto di essere ascoltato dal Pm, nel corso delle sue dichiarazioni ha attribuito le presunte irregolarità alla disorganizzazione della raccolta degli scontrini, chiamando in causa anche i suoi collaboratori e sostenendo di aver ritenuto che le somme spese per il gruppo non fossero soggette ad obbligo di rendicontazione e ciò avrebbe determinato una produzione di fatture in maniera confusa. Parole quelle dell’ex capogruppo che non hanno convinto il Gip che ha chiuso l’ordine di arresto per il consigliere valutandolo come ” persona negativa, i cui precedenti tratteggiano una personalità prevaricatrice e adusa alla strumentalizzazione della carica pubblica a meri fini privati “.
Caterina Guzzo