Dopo tanta attesa il reparto di Medicina dell’ospedale Immacolata di Sapri è stato finalmente trasferito nei nuovi locali. Il trasloco, secondo quanto trapelato, è stato ultimato già da qualche giorno, ma dai massimi vertici, non si capisce perché, vige il massimo silenzio e lo stesso trasloco è stato tenuto quasi riservato. Ma al di là del misterioso atteggiamento, c’è sicuramente la buona notizia, che oltrepassando i canali ufficiali, è stata diffusa dalle pagine facebook dell’Unità Operativa di Medicina saprese. Emerge l’orgoglio, ma anche un po’ di amarezza … leggendo i diversi post pubblici come quello datato 17 febbraio …” Ancora nella precarietà…aspettiamo che ci sia”concesso” il permesso di entrare in reparto”, il 18 “l’attesa apertura” e poi ancora il 19 febbraio “E tutto cospira a tacere di noi…”. Ma certo non potrà tacere il sollievo dato ai tanti pazienti che dopo essere stati costretti a degenze in spazi non proprio adeguati, da martedì scorso possono finalmente usufruire di locali nuovi e più accoglienti. E intanto, mentre a Sapri, si è messo fine alle attese, nell’Asl Salerno arriva la notizia che il massimo dirigente accoglie con delusione e rammarico. Delle 45 nuove unità lavorative richieste, ne arriveranno soltanto cinque. Così hanno deciso, con lo sblocco parziale del turn over in Campania, i Ministeri della Salute e dell’Economia. Si tratta cinque anestesisti che andranno a rinforzare l’organico dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania; si attiverà prima la procedura della mobilità extra regionale con la contestuale valutazione dei curricula, in un secondo momento, in alternativa, si procederà con l’avviso pubblico, cosa che però comporterebbe un aggravio di costo e inevitabili lungaggini burocratiche. La notizia, come detto, soddisfatto il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante: ”E’ davvero troppo poco, ha detto, ci aspettavamo molto di più. E’ insignificante. Restiamo con le mani legate, ha evidenziato Squillante, non ho i medici e quindi chi lavora fa straordinari massacranti, né ho i soldi per le ore di lavoro in più per via dei tagli”. Poi l’attacco palese alla politica: ”e’ facile fare dichiarazioni populistiche, è facile attivare la politica del lamento e del clamore inutile, ma poi di fronte alla realtà, sui fatti, sulle questioni vere, non c’è nessuno”.
Roberta Cosentino